'No alla guerra', Livorno abbraccia il popolo ucraino: "I nostri figli scudi viventi contro gli aggressori". Foto e video
All'iniziativa in piazza del Luogo Pio, organizzata dalla comunità di Sant'Egidio, anche il sindaco Luca Salvetti e il vescovo Simone Giusti oltre a una rappresentanza della comunità ucraina
Decine di bambini, con tante fiaccole accese per lanciare un grido unito e compatto: 'No alla guerra, si alla pace'. C'erano circa duecento persone oggi, mercoledì 2 marzo, in piazza del Luogo Pio, alla manifestazione organizzata da dalla Comunità di Sant’Egidio nel giorno in cui papa Francesco ha indetto una giornata di digiuno e di preghiera per l'Ucraina. I bombardamenti vanno avanti da giorni, ci sono migliaia di profughi da soccorrere e l'esercito russo continua constantemente ad assediare Kiev e le altre città dell'Ucraina.
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Toccanti, in questo senso, le parole di Lada, una cittadina ucraina, residente a Livorno. "Siamo qui - ha detto - per dimostrare pace, amore e rinascita del nostro Stato. Siamo a decine di migliaia di chilometri dai nostri parenti che vivono nella paura della morte negli scantinati delle città. Io sono una madre e mio figlio è in guerra, ciascuno di noi che ha preso le armi per la prima volta sta difendendo la sua terra. Quella terra - ha aggiunto - che i nostri antenati hanno difeso per secoli, mio figlio adesso è uno scudo vivente per fermare l'aggressione. Se lui che non ha mai avuto l'abitudine di sparare no ferma il male, domani l'intera comunità europea sarà minacciata".
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Il vescovo Giusti: "Protesta e mobilitazione proseguano fino a quando non si arriverà alla pace". Salvetti: "Ogni nostro piccolo gesto è utile"
"Manifestazioni come queste - ha detto il vescovo Simone Giusti - salvano la vita a un sacco di gente. Perché finché i riflettori saranno accesi su questa tragedia i generali saranno attenti a non fare vittime civili, a non uccidere bambini, perché la risonanza di queste tragedie è talmente grande che neanche loro si possono permettere di avere contro l'opinione pubblica mondiale. Occorre - ha aggiunto - che questa mobilitazione di questi giorni continui, fino a che non si arrivi alla pace, che sia un impegno continuo e non si esaurisca".
"Questa piazza - ha spiegato il sindaco Luca Salvetti - ha un significato che rappresenta l'intreccio di Livorno con il suo porto e da tempo qui stiamo facendo cultura. Da qui, infatti, parte tutto. La nostra Livorno ha nel suo dna i valori imprescindibili della solidarietà tra i popoli, della predisposizione al dialogo e della capacità di aiutare gli altri. Ognuno di noi si chiede come un suo piccolo gesto possa essere utile davanti ad un dramma talmente grande, ebbene lo è".