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Cronaca

Novità alle Sughere: raddoppio della capacità, nuova cucina e ripristino della fermata dell'autobus

Illustrato quello che dovrebbe essere il progetto per il carcere di Livorno. Raspanti: "Offrire ai detenuti opportunità di crescita e risocializzazione"

Il futuro delle Sughere è stato al centro di un incontro che si è tenuto, nella mattina del 23 gennaio, nella casa circondariale di Livorno. Presenti: il provveditore dell'amministrazione penitenziaria a livello regionale Gianfranco De Gesu, il garante regionale per i detenuti Franco Corleone, il direttore del carcere Carlo Mazzerbo, l'assessore comunale Andrea Raspanti, il garante dei detenuti di Livorno Giovanni De Peppo e, in rappresentanza del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria Gabriella Pedota. L'occasione è stata utile per fare il punto della situazione in merito a numerose criticità evidenziate dall'amministrazione comunale, soprattutto per quanto riguarda le aree abbandonate. 

L'entrata delle Sughere

Nuova cucina e parcheggio più ampio: ecco come cambiano le Sughere

Una delle maggiori preoccupazioni è il futuro raddoppio della capacità del carcere che dovrebbe passare dagli attuali 250 detenuti a 500. Questo infatti impone interventi urgenti senza la realizzazione dei quali potrebbe "aggravarsi una situazione già complessa" commentano da palazzo civico. L'intenzione è quella di ristrutturare prima di tutto la sala polivalente e la caserma di polizia penitenziaria, preziosa per l'accoglienza degli agenti. Necessaria anche una riflessione sulla restituzione della sezione "verde" a sezione per la detenzione femminile ed un opportuno reperimento di risorse per la bonifica e la ristrutturazione della attuale cucina centrale.  L'amministrazione dovrebbe invece provvedere ad interventi di natura infrastrutturale quali l'ampliamento del parcheggio antistante l'istituto e la riattivazione della fermata Ctt davanti al carcere per facilitare le visite dei tanti familiari dei detenuti.

Andrea Raspanti assessore al sociale

Raspanti sulle Sughere: "Risanare anche la sezione di media sicurezza"

L'assessore al Sociale ha spiegato quello che, secondo lui, dovrebbe essere il compito del carcere: "Una struttura che funziona bene e rispetta la dignità delle persone detenute offre garanzie alla comunità nel suo complesso, perché riduce il rischio che, una volta scontata una pena e tornate libere, queste commettano nuovi reati. Il carcere deve offrire ai detenuti opportunità di crescita e risocializzazione, e per farlo ha bisogno di ambienti di detenzione adeguati. Abbiamo pertanto richiesto che vengano recuperate le aree destinate alle attività trattamentali e che, nei padiglioni di prossima costruzione, ne siano previste di nuove. Abbiamo vogliamo sollecitare il risanamento delle sezioni di media sicurezza, oggi degradate e degradanti sia per chi ci vive sia per chi ci lavora". 

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