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Cronaca

Amici della Zizzi senza giardiniere: "Lo cerchiamo da più di un anno, ma non troviamo nessuno"

La Onlus presieduta da Riccardo Ripoli offre un tempo determinato con possibilità di trasformazione, ma il posto è ancora vacante: "Molti rinunciano a causa del reddito di cittadinanza"

Un contratto a tempo determinato da più di un anno da 1.300 euro netti al mese e la possibilità di trasformazione in tempo indeterminato. Potrebbe bastare questo a garantire un certo tipo di stabilità in un periodo come quello attuale, ma quanto sta accadendo all'associazione Amici della Zizzi, che si occupa di prevenzione ed accoglienza nei confronti dei minori a rischio, va in direzione contraria. La onlus presieduta da Riccardo Ripoli infatti da più di un anno è alla ricerca di un giardiniere per la casa estiva di Orentano, in provincia di Pisa. Eppure, nonostate il passare dei mesi, il posto è ancora vacante. "Non troviamo nessuno - spiega proprio il presidente Ripoli -. I curriculum non arrivano, quelli che riceviamo sono di persone che non hanno mai tagliato un filo d'erba e di quei pochi buoni che invece vengono selezionati qualcuno dice subito 'no' al telefono, altri non si presentano al colloquio e altri ancora addirittura mi dicono che siccome la strada è sterrata la macchina si rovina. Altri ancora - prosegue - chiudono con un 'ti faccio sapere' e poi spariscono". 

Il lavoro, come detto, è a Orentano in provincia di Pisa. Nella casa dove l'associazione svolge l'attività estiva con i bambini. Un casolare ristrutturato circondato da un grande giardino che comprende anche una piscina, dove i bambini, insieme ai volontari, possono giocare e praticare molte attività all'aria aperta e a contatto con la natura. "Ma non è tanto la distanza il motivo che spesso viene addotto per rifiutare - prosegue ancora Ripoli - In più occasioni mi è stato evidenziato che vista la disponibilità del reddito di cittadinanza non era il caso. Non ce l'ho con il reddito, sia chiaro, è assolutamente giusto che ci sia uno strumento per sostenere chi non ha la possibilità di lavorare, e forse andava fatto prima, ma credo sia opportuno effettuare dei controlli mirati per capirne davvero l'impatto, perché sono sicuro che c'è anche chi sceglie un lavoro 'in nero'". La ricerca dunque continua, e negli ultimi giorni il numero dei curriculum arrivati è aumentato. "Già in questo fine settimana abbiamo fissato alcuni colloqui - conclude Ripoli -, molti sono attratti dalla possibilità di lavorare in ambito sociale e speriamo che presto si riesca a trovare la persona adatta a questo ruolo".

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