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Cronaca

Tentò di uccidere un giovane spingendolo dalla spalletta dei fossi: arrestato 29enne

L'uomo è stato fermato a Bergamo, dove nel frattempo si era trasferito: secondo gli inquirenti sarebbe l'aggressore di un 23enne che rischiò di morire dopo una caduta da 5 metri

Lo spinse giù per i fossi dalle spallette di fronte a piazza Garbaldi. Il tutto dopo una violenta lite terminata con una bottigliata in testa. Un'aggressione brutale che, secondo gli inquirenti, avrebbe potuto uccidere un 23enne di origine gambiana, salvato poi dal pronto intervento dei soccorritori, e che ha portato, dopo mesi di ricerche, all'arresto per tentato omicidio di un 29enne tunisino fermato nei giorni scorsi a Bergamo, dove nel frattempo si era trasferito. È questo l'esito di una lunga indagine della Squadra mobile di Livorno, diretta dal vicequestore Giuseppe Lodeserto, in merito a quanto accaduto nella notte tra il 20 e il 21 settembre scorso, quando una lite, presumibilmente per questioni di droga, sfociò appunto in un impeto di violenza.

Giuseppe Lodeserto-2

A tradire l'aggressore, identificato grazie alla testimonianza della vittima e attraverso la visione dei filmati registrati dalle telecamere, è stato anche il comportamento dell'uomo sui social. Nonostante il tentativo di cambiare più volte il proprio account Facebook, gli agenti della Squadra mobile sono infatti riusciti a ricostruire gli spostamenti dell'uomo individuandolo poi in Lombardia, dove aveva già precedentemente vissuto. Qui, in escuzione di una misura di custodia cautelare in carcere, il 29enne è stato finalmente arrestato con l'accusa di tentato omicidio.

(nella foto in pagina gentilmente concessa da Quilivorno.it, il vicequestore Giuseppe Lodeserto)

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