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Us Livorno, inizia l'era Angelini: "Squadra fuori categoria. So cosa mi aspetta, sono qui per vincere"

Il tecnico ha preso il posto del dimissionario Francesco Buglio: "I valori della rosa non si discutono, ma i campionati si vincono con la personalità ed il carattere"

"So dove sono venuto e so cosa mi aspetta". Ha le idee ben chiare Giuseppe Angelini, l'uomo sul quale il Livorno ha deciso di puntare dopo le dimissioni di Francesco Buglio, che ha lasciato l'incarico dopo il sanguinoso ko interno contro il Perignano. Il nuovo tecnico amaranto, reduce dall'annata al Forlì, sa infatti bene cosa significhi guidare una nobile decaduta: gli era già capitato nella stagione 2018-2019, quando, al termine di una cavalcata trionfale, riuscì a vincere il campionato di Serie D riportando il Cesena, fallito l'anno precedente, tra i professionisti. "Vedo molte analogie con quell'esperienza: anche lì, così come qua, avevamo l'obbligo di vincere", ha dichiarato l'allenatore nella conferenza stampa di presentazione allo stadio Armando Picchi.

Livorno, primo allenamento per il nuovo allenatore Angelini. Video e foto

Angelini: "Qui per vincere, serviranno carattere e personalità"

"Livorno è una piazza simile a Cesena, so dove sono venuto e cosa mi aspetta - ha affermato Angelini -. Io mi sento pronto, so quali sono le aspettative di società, tifosi e stampa: so benissimo che qui bisogna vincere. Siamo primi in classifica, speriamo che il lavoro, quindi, possa essere un po' più agevole. Le dimissioni di Buglio? Non me le aspettavo, visto che i risultati erano comunque positivi. Io, appena arrivato, ho trovato dei ragazzi motivati, che si sono subito allenati con grande intensità: questa squadra, per i valori che ha, è fuori categoria, ma vincere non è mai facile".

"Sappiamo che tutto dipenderà da noi - ha continuato il tecnico -, dovremo essere bravi a lavorare quotidianamente sui problemi che mano a mano incontreremo. Non dobbiamo pensare che tutto sia scontato: le partite, come dimostrano anche gli ultimi risultati, vanno sempre giocate. Giocare a Livorno, poi, non è come farlo da altre parti: ci vuole più personalità e più carattere. Le formazioni come queste, paradossalmente, fanno più fatica nei dilettanti che nei professionisti: non a caso a Cesena definivo queste categorie 'l'inferno'. Questa squadra - ha sottolineato - non si allena da Eccellenza, ma la domenica poi affronta squadre di Eccellenza. Dobbiamo capire che ci sarà da mangiare fango per arrivare all'obiettivo".

giuseppe angelini 2-2-2

"Lotteremo per riportare questa piazza dove merita"

Angelini ha poi così analizzato la rosa a disposizione: "In squadra - ha detto - abbiamo dei giocatori che hanno la maglia del Livorno attaccata alla pelle, con un mix di esperti e ragazzi più giovani: è chiaro che i più anziani corrono forse un po' meno, ma grazie alla loro esperienza corrono meglio. Dovremo coniugare il vigore fisico dei giovani con l'esperienza dei più grandi. Il bel gioco? Diventa difficile farlo quando devi vincere per forza. Dipende poi anche dagli avversari: per giocare a calcio bisogna essere in due. Sicuramente nella mia testa c'è l'idea di fare sempre la partita e di giocare nella metà campo avversaria per andare a fare gol il prima possibile, ma serve del tempo per fare questo. Partirò dalle cose semplici - ha aggiunto -, cercando di mettere in condizione di arrivare all'uno contro uno i nostri giocatori più forti".

"La cosa che mi fa pensare -  ha sottolineato - è che le due sconfitte subite siano arrivate entrambe in casa: questo è un aspetto che dovremo valutare con attenzione per capirne i motivi. In ogni caso questa è una piazza che non c'entra niente con questa categoria e noi lavoreremo per riportarla dove merita.  Abbiamo al seguito una tifoseria importante, che deve dare una mano ai ragazzi nei momenti difficili, anche perché se alla fine vinciamo il campionato, a vincerlo sono anche loro".

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