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Serie D | Livorno-Orvietana 0-2, Collacchioni: "Incapaci di reagire, ma io non mi arrendo"

Ancora una sconfitta per gli amaranto, che cedono agli umbri nell'ultimo impegno interno della stagione. Gianni Califano, responsabile dell'area tecnica, chiede scusa ai tifosi: "Siamo dispiaciuti, adesso una settimana per tirare fuori gli attributi"

Un calvario. Il Livorno non solo rimanda ancora l'appuntamento con la vittoria, che manca ormai da oltre due mesi, ma incassa anche la seconda sconfitta consecutiva venendo superato al Picchi per 2-0 dall'Orvietana nella penultima giornata del campionato di serie D girone E. Un risultato che, tuttavia, mantiene ancora in zona playoff gli amaranto: Luci e compagni, raggiunti al quinto posto dalla Flaminia, possono infatti vantare lo scontro diretto favorevole con i laziali. "Mi assumo le responsabilità di questa sconfitta, ma io non mi arrendo", ha dichiarato al termine della gara il tecnico Lorenzo Collacchioni.

Livorno-Orvietana, le pagelle

Collacchioni: "Mie le responsabilità del ko. Fogli? Scelta legata alle quote"

"Quella di oggi era una partita da vincere e la responsabilità di questo risultato è soltanto mia - ha affermato Collacchioni -. Oggi sono emersi alcuni limiti, la squadra caratterialmente subisce l'episodio negativo e non ha la reazione che vorrei. Peccato, perché nel primo tempo avevamo fatto bene. Abbiamo però ancora una speranza e io non mi arrendo: andremo a giocarci la gara con il Follonica Gavorrano per cercare di raggiungere i playoff. In questo momento c'è ovviamente delusione, ma dobbiamo avere carattere e forza fino all'ultimo per conquistare il nostro obiettivo. Fogli in porta? È stata una mia scelta legata alle quote, volevo avere un giocatore di movimento con un pizzico di esperienza in più. Adesso - ha concluso - non dobbiamo alzare bandiera bianca, dato che abbiamo ancora un barlume di speranza".

Califano: "Chiediamo scusa ai tifosi. I playoff? Dobbiamo crederci fino alla fine"

"Oggi è doveroso chiedere scusa a tutti i tifosi e a tutti gli appassionati, in particolar modo alla curva, che non ha mai fatto mancare il suo sostegno - ha dichiarato il responsabile dell'area tecnica Gianni Califano -. Siamo ovviamente dispiaciuti per questa sconfitta.  In questo momento, purtroppo, alla prima occasione concessa subiamo gol e non riusciamo a reagire di fronte all'episodio negativo. La squadra sta mettendo il massimo dell'impegno in campo, ma questo, evidentemente, non basta. Malgrado tutto - ha aggiunto Califano - abbiamo una speranza e dobbiamo subito guardare avanti: domenica avremo una partita fondamentale per il nostro futuro".

Califano si è poi soffermato sulla sterilità offensiva e sulle scelte di mercato: "L'attacco purtroppo non ha dimostrato il suo valore in questa stagione - ha affermato -. Siamo rammaricati perché in passato abbiamo fatto vedere di avere qualche qualità in più. I numeri non mentono e testimoniano che abbiamo delle difficoltà, ma sappiamo anche che possono essere capovolti: noi abbiamo il dovere di provare fino alla fine per raggiungere i playoff. Il mercato invernale? Sono state fatte scelte dovute a diversi motivi, ma non è ancora questo il momento delle analisi. Sicuramente dobbiamo fare mea culpa, ma dobbiamo rimanere concentrati sull'ultima partita: abbiamo ancora una settimana per tirare fuori gli attributi e provare a cambiare le cose".

Luci: "Perso troppe partite con squadre inferiori"

"Siamo ancora dentro i playoff e dobbiamo continuare a crederci - ha dichiarato il capitano Andrea Luci -. Sarò anche un matto a dirlo, ma io voglio vincere i playoff. Ciò che mi fa arrabbiare è che abbiamo perso tante partite con squadre tecnicamente inferiori, che però hanno più voglia di noi di portare a casa il risultato. Evidentemente ci mancano alcune caratteristiche fondamentali per raggiungere gli obiettivi ed è un peccato, dato che le qualità per far bene, per me, ci sarebbero. Scarso impegno? No, durante la settimana tutti danno il massimo, ma nei momenti di difficoltà questa squadra non riesce a reagire. Il gol del Ponsacco con la Flaminia potrebbe però essere un segnale e farci scattare quella scintilla che serve per raggiungere i playoff".

Il capitano, infine, ha spiegato così il suo nervosismo al triplice fischio finale: "Io sono sempre tranquillo, ma quando mi fanno girare le scatole reagisco in questo modo. Ero incavolato con un po' di persone: volevo fare una cosa che non mi hanno permesso di fare".

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