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Gare Remiere, cantine divise e pronte a lasciare Uisp: "Non valorizza il nostro mondo". Ma il Venezia si oppone

Cinque sezioni nautiche hanno già tesserato i propri atleti con la Federazione Italiana Canottaggio e sono pronte a gareggiare con la Ficsf: "Maggiori tutele nell'organizzazione anche dal punto di vista sanitario". Contrario il presidente dell'armo rossobianco, Emiliano Fanelli: "Mantenere le tradizioni"

Che il mondo remiero sia cambiato, da quando i vogatori salivano sui gozzi soltanto in concomitanza delle gare, nessuno può negarlo. E che debba essere rinnovato e valorizzato, compresi gli atleti che ormai si allenano tutti i giorni come veri professionisti, pure. Ma che per questo ci sia anche la necessità di gareggiare sotto l'egida della Federazione italiana canottaggio a sedile fisso (Ficsf), abbandonando la storica affiliazione con la Uisp (Unione italiana sport per tutti), è argomento di discussione che sta creando una profonda spaccatura nel mondo remiero livornese. Cinque le sezioni nautiche (Borgo, Labrone, Ovosodo, Salviano, San Jacopo) che hanno deciso di tesserare i propri atleti con la Ficsf, due in attesa di indicazioni precise (Ardenza e Pontino San Marco) e una, il Venezia, decisamente contraria e ferma sulla posizione di rimanere con Uisp.

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Da una parte chi rivendica maggiori tutele sanitarie e organizzative, oltre a denunciare una mancata valorizzazione da parte di Uisp dell'intero mondo della voga, soprattutto negli ultimi anni; dall'altra chi non vorrebbe perdere le tradizioni, tra cui quella di uno sport popolare che, passando sotto la Ficsf, comporterebbe per le cantine anche un diverso esborso economico iniziale. E in assenza di un accordo tra i presidenti delle sezioni nautiche, spetterà al Comitato attività remiere (Car) - composto dai presidenti dei comitati Palio Marinaro, Coppa Barontini, Risi'atori, dall'assessore allo Sport e dal rappresentante delle cantine - scegliere l'ente promotore che organizzerà le gare e con il quale affiliarsi.

Cantine divise tra Uisp e Ficsf: "Non perdiamo le tradizioni". "Cambiando si migliora"

"Andando con la Ficsf siamo più tutelati - commentano i presidenti favorevoli - e poi loro hanno un'organizzazione ben fatta con persone che si aggiornano sempre, sarebbe un passo in avanti anche per gli atleti che potrebbero partecipare alle gare della Federazione in tutta Italia, acquisendo così maggiore visibilità come tutto il mondo remiero necessita". "Ma in questo modo si va a snaturare le nostre tradizioni - ribatte Emiliano Fanelli, presidente del Venezia -. Siamo uno sport popolare e la Uisp, come dice la sua denominazione, ci rappresenta".

Una spaccatura che riporta alla mente antiche divisioni generate proprio dalla possibilità di tesserare i canottieri, osteggiata dalle cantine economicamente meno solide, fino a quella di far salire sui gozzi soltanto vogatori residenti a Livorno, norma raggirata con tentativi in extremis di far ottenere la residenza ad atleti più forti venuti da altre città, o alla più recente possibilità di estendere il reclutamento fino all'Isola d'Elba. Ma se una soluzione la si è sempre trovata senza mettere in discussione le gare, questa volta ci si dovrà affidare alla decisione finale del Car.

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Borgo, Labrone, Ovosodo, Salviano, San Jacopo: "Necessarie più tutele, Uisp non le garantisce"

"Crediamo sia arrivato il momento giusto per fare questo passaggio - commentano i presidenti di Borgo, Labrone, Ovosodo, Salviano, San Jacopo, ovvero le cantine aderenti alla Ficsf -. La Federazione garantisce l'organizzazione della gara, i controlli dei tesserati e delle imbarcazioni e, nel caso in cui ci fosse un reclamo, ha una sua giuria tecnica che in poco tempo può emettere un verdetto". "E non è questo l'unico vantaggio - continuano - perché Ficsf è in grado di indicare le norme di comportamento da tenere per poterci allenare, se possiamo uscire in barca oppure no, cosa che, durante lo scorso lockdown, Uisp non è stata in grado di fare. Ci preme infine sottolineare come questo passaggio non vada a cambiare i nostri regolamenti e le nostre tradizioni a cui siamo legati: noi abbiamo le nostre carte remiere a cui la federazione si adeguerà. Se ci dovesse essere il passaggio, siamo sicuri che il nuovo ente promotore farà di tutto per valorizzare il nostro mondo e le nostre tradizioni".

Venezia: "La cultura e le tradizioni della città non si cambiano"

Di parere opposto Emiliano Fanelli, presidente dell'armo rossobianco del Venezia. "Siamo i soli ad aver detto no alla Federazione e ci siamo tesserati con Uisp - commenta Fanelli -, la cultura e le tradizioni della nostra città, tramandate dai nostri vecchi, non si scambiano. Uisp ha i suoi difetti, come tutte le grosse associazioni, ma è pur sempre la Uisp e il Palio da sempre si fa con loro, come ho detto anche ai di Ficsf. Spetterà comunque al Car prendere una decisione e noi ci adegueremo a quella finale, qualunque essa sia".

"Ardenza  e Pontino: "Ci adegueremo alle decisioni del Car"

In attesa ma pronti ad accettare le decisioni del Comitato attività remiere, i presidenti delle sezioni nautiche Ardenza e Pontino San Marco. "Aspettiamo la decisione del Car - dice Emilio Braccini, presidente dell'armo rossoverde -, nel frattempo abbiamo effettuato l'iscrizione a Uisp per poterci allenare. Ma ripeto, qualunque sia la decisione del Car ci adegueremo, anche se dovessimo fare un doppio tesseramento con Ficsf".

"Stiamo aspettando che il Car prenda la decisione finale per fare il tesseramento - spiega Attilio Lemmi, vicepresidente e figura storica del Pontino San Marco -. Sono sincero, mi dispiacerebbe lasciare Uisp, ma il possibile passaggio alla Ficsf non lo vedo peggiorativo, anzi. La Federazione potrebbe dare più sicurezza sotto l'aspetto sanitario, soprattutto in questo periodo particolare, considerato che hanno dei protocolli ben precisi".

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