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Innovazione, create da Mezzoforte le audioguide con realtà aumentata

La società italo francese, creata dal fonico livornese Alberto Battocchi, ha ideato un nuovo dispositivo che sarà presentato e distribuito a partire dal Mubia Geo Museo di Monterotondo Marittimo

Saranno presentate domani, giovedì 23 luglio, a Monterotondo Marittimo le audioguide con realtà aumentata sonora ideate e realizzate da Mezzoforte, società italo francese che vede tra i fondatori anche il fonico livornese Alberto Battocchi, già nota per aver creato durante il lockdown la app "Voices in bottle" per combattere l'isolamento. I dispositivi a conduzione ossea sono messi a punti per il Parco delle Biancane di Monterotondo Marittimo (GR) e MUBIA Geo Museo de Le Biancane e voci e suoni accompagneranno il visitatore in un viaggio unico.

Le Audioguide: realtà acustica aumentata 

I visitatori potranno vivere un'esperienza di realtà acustica aumentata, indossando cuffie a conduzione ossea che non chiudono il canale uditivo, e permettono quindi di ascoltare naturalmente i suoni circostanti insieme a quelli provenienti dalle cuffie e potranno ascoltare informazioni sui luoghi da visitare tramite narrazione, disponibile  in cinque lingue, musica e sound design composti appositamente e realizzati da Mezzo Forte. I visitatori saranno liberi di potersi muovere nel parco, svincolati da un percorso obbligato e quando si avvicineranno ad un determinato luogo di interesse, l'applicazione diffonderà automaticamente attraverso le cuffie il contenuto audio immersivo che lo descrive: una visita guidata automatica e intelligente.

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Un approccio ecologico al suono e agli spazi

La particolarità della diffusione di contenuti audio tramite conduzione ossea permette un ascolto ecologico in due sensi: da una parte il visitatore continua a percepire i suoni circostanti del paesaggio sonoro in cui è immerso senza che le informazioni dell'audioguida occupino tutto il piano dell'attenzione dell'ascolto come avviene con le cuffie tradizionali; dall'altra i contenuti audio vengono fruiti individualmente senza essere "imposti" agli altri visitatori come accadrebbe nel caso dell'utilizzo "invasivo" di altoparlanti o diffusori esterni.
Un approccio ecologico anche in relazione agli spazi perché  i contenuti audio sono invisibili e virtuali, non modificano cioè  il paesaggio in cui sono inseriti e non si deteriorano nel tempo come può accadere, ad esempio, ad un cartello informativo tangibile. Inoltre, essendo virtuali, i contenuti possono essere modificati, integrati e sostituiti in ogni momento nel tempo.

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