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Porto, sciopero dei lavoratori Intempo. Cgil: "Promesse non mantenute, futuro incerto"

Il sindacato chiede che l'applicazione di contratti a termine part-time: "Occorre fare chiarezza in tempi brevi"

I lavoratori portuali somministrati Intempo a partire da ieri, martedì 2 marzo, sono entrati in sciopero e non risponderanno alle chiamate. Una decisione che era nell'aria dopo la manifestazione del 9 febbraio sotto la sede dell'Autorità portuale durante la quale hanno chiesto maggiori garanzie sul loro futuro. "Malgrado tante promesse - sottolinea Filippo Bellandi, segretario generale Nidil-Cgil Livorno - Alp (Agenzia lavoro in porto) non ha ancora siglato in via definitiva l'accordo che garantirebbe ai lavoratori l'applicazione di contratti a termine part-time al posto di contratti di un solo giorno. Nonostante avessimo raggiunto un'intesa sostanziale con l'amministratore unico di Alp, Matteo Trumpy, nelle ultime ore la ratifica ufficiale dell'intesa è saltata, slittando a data da destinarsi visto che nell'ultima assemblea dei soci lo stesso Trumpy si è dimesso. La sensazione è che si tratti di una tattica per rimandare ancora una volta la firma dell'accordo". 

Quello che chiede il sindacato è semplice: "Si deve fare chiarezza in tempi brevi. Alp si deve riunire urgentemente in forma straordinaria per dar mandato a Trumpy – formalmente ancora in carica – di siglare l'intesa definitiva sui contratti. Il Nidil-Cgil è come sempre al fianco dei lavoratori e supporterà qualsiasi loro battaglia".

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