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Cronaca

Aggredita per aver chiesto di indossare la mascherina, autista insultata da un gruppo di giovani

Un altro episodio a distanza di pochi giorni da quello del 24 dicembre che vide coinvolto un altro operatore di At tra Vada e Piombino. L'azienda: "Basta minacce e violenze contro i nostri conducenti"

Ancora un increscioso episodio di aggressione nei confronti di una autista di Autolinee Toscane in servizio mercoledì scorso, 29 dicembre, in provincia di Livorno. Il motivo? L'autista, una donna, aveva chiesto ai passeggeri a bordo del mezzo di indossare la mascherina di protezione, come prevede il decreto. Un episodio che si verifica a pochi giorni dai fatti del 24 dicembre scorso, quando sessanta giovani senza mascherina nel tragitto tra Vada e Piombino all'altezza di Cecina hanno causato danneggiamenti e tensioni a bordo di un altro mezzo di At.

L'episodio di mercoledì 29 è stato reso noto da Autolinee Toscane che, tramite il presidente Gianni Bechelli, invoca le forze dell'ordine a predisporre "tutte le misure che si ritengano opportune per tutelare l'incolumità delle nostre lavoratrici e dei nostri lavoratori". "At - aggiunge -non tollererà più atteggiamenti violenti e procederà a porre in essere in ogni sede qualsiasi azione utile a proteggere la sicurezza delle proprie dipendenti e dei propri dipendenti".

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Frasi offensive per aver chiesto il rispetto delle regole: dopo gli insulti l'hanno aspettata al capolinea

Tutto è iniziato quando un gruppo di giovani è salito sul bus alla cui guida c'era una donna. Alcuni giovani sono senza mascherine e l'autista fa notare loro che è obbligatoria e che senza non è possibile salire. A questa richiesta viene risposto con frasi offensive, ma la fermezza della donna, che minaccia di chiamare le forze dell'ordine, fa sì che i dispositivi vengano indossati. 

Il mezzo parte, ma dopo appena due fermate i giovani iniziano a disturbare gli altri passeggeri. Un signore li riprende con severità e, per fortuna, i ragazzi si calmano. Ma alla fermata successiva, quando suonano per scendere, uno di loro si avvicina alla catena che divide la zona conducente e prima di lasciare il mezzo urla nuovamente frasi violente e offensive contro l'autista. Una volta scesi dal bus sembra finita, ma non è così. Quando giunge al capolinea l'autista si ritrova di fronte quei giovani che la stanno attendendo per offenderla nuovamente. Lei scende e li affronta, spiegando che non è accettabile insultare chi lavoro. Questi girano le spalle e stavolta se ne vanno. 

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Bechelli (At): "Situazione peggiorata, spesso le vittime sono le nostre autiste"

"Da tempo oramai – lamenta il presidente di At, Gianni Bechelli – i nostri autisti e in particolare le nostre autiste sono oggetto di aggressione da parte di persone, a volte adolescenti ma non solo. La situazione è peggiorata nel momento in cui al nostro personale abbiamo chiesto di cercare di far rispettare il più possibile sui bus le regole stabilite dall’autorità ai fini del contenimento della pandemia Covid-19".

"Se la maggior parte degli utenti - ha sottolineato - ha mostrato un atteggiamento responsabile, tuttavia non sono mancati e non mancano episodi spiacevoli, di cui spesso sono vittime proprio le nostre autiste, da parte di una piccola minoranza di violenti che creano un fenomeno che non accettiamo e che va immediatamente sradicato".

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