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Chiusura inceneritore, il sindaco Salvetti: "L'impianto è a fine vita, i tecnici ci diranno quando dovrà fermarsi"

Intanto in Regione è ancora aperta la conferenza dei servizi che lo scorso 15 novembre si è riunita per valutare il riesame del provvedimento di Aia (Autorizzazione integrata ambientale). La deadline per lo spegnimento del termovalorizzatore è la fine del 2027

La conferenza dei servizi della Regione, chiamata ad esprimersi in merito al riesame del provvedimento di Aia (Autorizzazione integrata ambientale) riguardante l'inceneritore di via dell'Artigianato, è ancora aperta. A scattare una fotografia della situazione attuale, a circa due settimane dalla convocazione, è stato nella giornata di ieri lunedì 27 novembre il sindaco Luca Salvetti, nell'ambito della presentazione degli operatori di quartiere e delle squadre di pronto intervento per lo spazzamento.

"L'esito finale - ha sottolineato Salvetti - non c'è ancora. Ma già dai primi passaggi ritengo sia emerso un quadro serio, nel senso buono del termine. Ovvero una valutazione attenta delle condizioni del termovalorizzatore del Picchianti, cioè una individuazione di quelli che sono i limiti invalicabili dettati dalla salvaguardia ambientale e dalla salubrità. E allo stesso tempo - ha aggiunto - sono stati individuati i limiti anche temporali dell'utilizzo massimo di questo impianto, che tutti noi sappiamo essere a fine vita".

Inceneritore, dismissione entro fine 2027: oggi la conferenza dei servizi per il rilascio dell'autorizzazione 

Chiusura inceneritore, Salvetti: "Adesso i tecnici devono dirci quando arriverà il 'fine vita' dell'impianto"

Che l'impianto del Picchianti sia ormai alla fine del percorso è chiaro. "Adesso - ha aggiunto Salvetti - dobbiamo capire, e i tecnici devono dircelo, quando questo fine vita arriverà. Di certo dovrà essere quel momento in cui non ci dovranno essere ripercussioni a livello occupazionale, ma su questo direi che non ci sono rischi. E poi fare attenzione ad altri due aspetti: la tenuta del bilancio di Aamps e la gestione dei rifiuti in ambito regionale. E su questa dinamica ci sono anche realtà come Ato, Reti Ambiente e Regione che dovranno intervenire".

Sul limite temporale la deadline è chiara. "Per noi - ha concluso Salvetti - il 2027 è il limite. Non solo per noi, ovviamente, ma per tutto il quadro che si è delineato. Ora c'è da capire se le quantità di risorse da impiegare affinché questo termovalorizzatore vada avanti sono accettabili rispetto al piano industriale e di investimenti, che Reti Ambiente deve valutare. Se ci diranno che che si arriva fino al 2027 ce lo spiegheranno e lo capiremo, se ci diranno a che a gennaio si deve fermare momentameamente lo stesso, così come altrettanto lo capiremo se ci diranno che dovrà fermarsi per sempre". 

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