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Cronaca

Fi-Pi-Li a pagamento per i camion, Giani: "Senza pedaggio niente lavori". Assotir non ci sta: "Ingiusto gravare solo sui trasportatori"

Botta e risposta tra i vertici dell'associazione di categoria e il governatore della Regione in merito alla 'tassa' per il transito sulla principale arteria della Toscana

Tornano ad accendersi i riflettori sulla questione della Fi-Pi-Li a pagamento per i veicoli pesanti. A riaprire la discussione sulla vicenda è l'associazione di categoria Assotir che in una conferenza stampa ieri mercoledì 26 luglio ha spiegato come ritenga ingiusto che i lavori di adeguamento e manutenzione in ottica sicurezza della principale arteria della Toscana debbano gravare solo ed esclusivamente sui trasportatori. Uno scambio di prese di posizione al quale certo non si è sottratto il presidente della Regione, Eugenio Giani, che ha spiegato come la realizzazione di una corsia d'emergenza e, nei tratti dove possibile, di una terza corsia, non sia possibile senza applicare il pedaggio ai camionisti e in generale ai conducenti dei veicoli pesanti.

La rivolta di Assotir: "Ingiusto pensare di gravare solo sulle spalle di una categoria"

Assotir ha dettagliato la propria posizione in maniera chiara: "La nostra richiesta è che venga derubricato il tema del pedaggiamento per i soli mezzi pesanti - ha affermato il coordinatore di Assotir Toscana, Maurizio Bandecchi - perché si parla di trovare le risorse per la manutenzione della Fipili, che è un'arteria indispensabile e bisognerebbe metterla in sicurezza con la corsia d'emergenza, ma pensare di farlo sulle spalle dei trasportatori pensiamo che non sia né giusto, né sufficiente. Le risorse che verrebbero trovate solo dal pedaggiamento selettivo dei mezzi pesanti non basterebbero sicuramente per una vera operazione di adeguamento".

Per Assotir è ingiusto ed iniquo, e ha sottolineato di aver già dato il via ad una serie di colloqui con tutti i gruppi consiliari della Regione Toscana per avere un parere riscontrando "con sorpresa - dicono - perplessità da parte di tutti". Lasciando poi da parte il discorso della nuova governance con Toscana strade la categoria sottolinea che "se si grava solo sulle spalle del trasporto pesante, questo non ci può trovare d'accordo e reputiamo che non sia sufficiente". L'invito di Assotir dunque è di aprire un'ulteriore fase di riflessione, con una richiesta di rinvio e l'apertura di una fase di concertazione che, lamenta ancora Bandecchi, "finora non c'è stata con la nostra categoria".

Giani va avanti: "O si mette il pedaggio ai tir o questi lavori non si fanno"

Il governatore Eugenio Giani ha replicato a quanto affermato da Assotir, spiegando che "o si mette il pedaggio o questi lavori non si fanno". "Assotir - ha aggiunto - tiene una posizione comprensibile, perché tutela interessi di parte ovvero dei tir che preferiscono non pagare rispetto a pagare un pedaggio. Lo faremmo tutti, se probabilmente ci trovassimo a gestire un tir. In realtà noi dobbiamo tutelare gli interessi generali, il progetto di Toscana strade ha l'obiettivo di arrivare a una gestione della Fipili più adeguata da un punto di vista della quotidianità senza rincorrere i cantieri e possa realizzare la corsia d'emergenza che non c'è e, nei tratti dove possibile, la terza corsia". 

E ha quindi precisato: "Siccome i soldi alle strade non li danno né il Pnrr né i fondi europei o si mette il pedaggio ai tir o questi lavori non si fanno. Sono per farli". Giani è pronto al confronto nell'aula dell'assemblea di palazzo del Pegaso sul tema della holding Toscana strade, lo strumento scelto per rivoluzionare la gestione della superstrada. "Il dibattito in Consiglio regionale? I toscani vedranno in faccia i consiglieri regionali- avverte il governatore- chi vuole mantenere la Fi-Pi-Li metterà in discussione il progetto, chi al vorrà  più moderna con la terza corsia o la corsia d'emergenza voterà per il progetto". 

Cna Fita scrive all'Agcom: "Il pedaggio infrange la tutela della concorrenza"

Cna Fita, che rappresenta il mondo dell'autotrasporto merci e persone, ha scritto all'autorità garante della concorrenza e del mercato, segnalando le criticità del progetto. “La Fi-Pi-Li - spiega il coordinatore di Cna Fita Livorno Alessandro Longobardi - serve alcuni tra i più grandi distretti industriali d'Italia e, quindi, l'introduzione del pedaggio a pagamento per i veicoli pesanti non potrà mai interrompere il flusso di merce a loro strettamente collegata. L'aumento dei costi collide invece con la necessità di garantire alle imprese interessate pari condizioni di accesso al mercato. Le imprese stanno già soffrendo un elevato nuovo aumento dei costi del gasolio, il rincaro delle manutenzioni, dei ricambi, dei pneumatici e delle tariffe autostradali; il lavoro invece soprattutto qui in zona è drasticamente diminuito e le imprese committenti hanno già avviato la spirale negativa del ribasso delle tariffe".

"La scelta della Regione Toscana - ha aggiunto il presidente Massimo Angioli - senza apportare sostanziali benefici alla viabilità, rischia di destabilizzare non solo l'autotrasporto di merci e persone ma l'intera economia della zona produttiva interessata. Per questo motivo Cna Fita nazionale si è appellata all'Agcom e, se necessario, metterà in campo ogni altra iniziativa per ovviare alla sciagurata misura che si intende adottare e che potrebbe fare da pericolosa apripista anche per altre realtà regionali". 

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