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Cronaca

Geo Barents, a Livorno arriveranno 146 migranti: la nave Ong ne sbarcherà prima 200 a Marina di Carrara

Nuove disposizioni dopo l'annuncio di Medici senza Frontiere: i naufraghi dovrebbero arrivare allo scalo cittadino giovedì 20 luglio

Sbarcheranno tra Marina di Carrara e Livorno i 346 migranti presenti a bordo della Geo Barents di Medici senza frontiere. Inizialmente era stato deciso che tutti i naufraghi sarebbero scesi nello scalo cittadino ma nella mattina di ieri, martedì 18 luglio, ecco la novità: 200 saranno accolti a Marina di Carrara, poi la nave Ong farà rotta su Livorno, presumibilmente giovedì, dove saranno accolti gli altri 146.

Quanto stabilito è stato pesantemente criticato dall'associazione: "Non ci è stata fornita alcuna spiegazione sulla scelta di far scendere le persone in due porti differenti. Abbiamo espresso la nostra preoccupazione sull'impatto che questa ulteriore attesa e i successivi spostamenti avranno sul benessere mentale e fisico dei superstiti. Tra loro ci sono molte persone che hanno immediato bisogno di assistenza medica e psicologica". 

A bordo della Geo Barents, come raccontato da Riccardo Gatti, coordinatore dei soccorsi, ci sono molte donne, alcune delle quali incinte, e diverse decine di minori: "Ancora una volta stiamo vedendo dinamiche strane visto che ci è stato assegnato un altro porto prima di Livorno. Questo aggiunge altre ore in mare per queste persone, alcuni delle quali mostrano i segni delle gravi situazioni che hanno vissuto in Libia e Turchia. Non capisco perché ancora una volta gli sbarchi vengono ritardati". 

Migranti a Marina di Carrara e Livorno, la Toscana: "Scelta sbagliata"

Parole di condanna anche da parte della Regione: "Dividere in due porti lo sbarco rende il viaggio di oltre 1.000 km ancora più disumano e ci impone di predisporre il nostro sistema di protezione civile solo nel porto di Carrara, rendendo estremamente difficile garantire un'adeguata accoglienza a Livorno – spiegano gli assessori alla Protezione civile Monia Monni e al sociale Serena Spinelli - Per questo abbiamo chiesto con forza di far sbarcare a Carrara tutti i minori, le donne ed i fragili". 

"Quello che il Governo non vuole capire – spiegano ancora Monni e Spinelli - è che le persone non scendono dalla nave, salgono sui pullman e tutto finisce lì ma le stesse devono essere curate e assistite.  La nostra regione si è sempre contraddistinta per le sue politiche di accoglienza  e il nostro sistema funziona, così tanto che quello stesso governo che vorrebbe 'smontarlo', lo utilizza inviando qui le navi dei migranti salvati in mare. Con senso di responsabilità e umanità accoglieremo ancora una volta le centinaia di persone attese sulle nostre coste, continuando a opporci a scelte che ci sembrano disumane". 

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