Seatrag, Usb ricevuta dai vertici dell'Autorità Portuale: "Presto un incontro anche con l'azienda"

I dipendenti della Seatrag Austrade del Mare aderenti al sindacato Usb hanno effettuato, nella mattina del 29 marzo, un picchetto di protesta davanti all'Autorità di Sistema Portuale per portare a conoscenza i vertici di palazzo Rosciano delle condizioni lavorative che, secondo quanto denunciano, stanno vivendo. Nei giorni scorsi lo stesso sindacato aveva attaccato duramente l'azienda: "Mancano i bagni e le docce e i carichi di lavoro troppo elevati". Seatrag aveva subito replicato al Usb affermando che le sue accuse erano "gravi e infondate". Il sindacato, che ha indetto uno sciopero generale per l'8 aprile, al termine del picchetto ha ottenuto un'incontro con i vertici dell'Authority che è stato ritenuto "positivo". A sostenere i lavortori erano presenti anche i colleghi di Alp, Sdt e Uniport. 

Seatrag, picchetto di alcuni lavoratori davanti l'Autorità Portuale. Usb: "Ecco le nostre richieste"

"L'incontro con il presidente Luciano Guerrieri e il segretario generale Massimo Provinciali è stato positivo - spiega il sindacalista di Usb Giovanni Geraolo -. Abbiamo esposto loro i problemi relativi agli spogliatoi, i carichi di lavoro e la turnistica che costringe alcuni dipendenti a svolgere le proprie mansioni solo nei turni notturni con conseguente aumento delle criticità su salute e sicurezza. Abbiamo chiesto che venga convocata anche l'azienda in modo da ottenere un primo riscontro. Al momento sappiamo che, per quanto riguarda gli spogliatoi, è stata presentata, finalmente, la richiesta di autorizzazione agli uffici preposti". 

"Ringraziamo il presidente Guerrieri per la disponibilità - chiude Ceraolo - ma soprattutto i lavoratori e le lavoratrici presenti al presidio. Fin dall'inizio del nostro percorso sindacale nel porto abbiamo affermato di voler affrontare le problematiche tutti uniti al di là dell'appartenenza ad una società piuttosto che ad un'altra".