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Cronaca

Sea Watch, Salvetti: "Ho fatto il marinaio, so chi può entrare in porto". E la Caritas è pronta a ospitare i migranti

Il sindaco difende la scelta di voler far attraccare la nave a Livorno. Anche Sant'Egidio, Misericordia e Svs pronte ad aiutare i richiedenti asilo

Il caso della Sea Watch (foto Ansa) e dei 42 migranti a bordo continua a dividere l'opinione pubblica, anche in città. Da una parte c'è il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, che si è detto pronto ad aprire il porto alla Ong, dall'altra invece c'è il viceministro Matteo Salvini che continua nella sua lotta personale contro la "nave pirata" come lui stesso l'ha definita. La Sea Watch, al momento, è ancora ferma al porto di Lampedusa e allora Salvetti, con il sostegno della Caritas, della comunità di Sant'Egidio, del primo cittadino di Firenze Dario Nardella e dell'Arci, è tornato a farsi sentire: "Ho fatto il marinaio in Capitaneria e so perfettamente chi può entrare in porto". E in città c'è già chi si è detto pronto ad accogliere i migranti. 

Salvetti: "Ho fatto il marinaio, so chi può entrare"

Il sindaco non ha intenzione di fare passi indietro rispetto a quanto annunciato su Facebook: "È doveroso che una città come Livorno sia disponibile all'accoglienza. Qui si tratta di rapportarsi ad una situazione di emergenza . L'hashtag #restiamoumani nel post ci deve far pensare. Ho fatto il marinaio in capitaneria e so perfettamente chi può entrare in porto.  La mia dichiarazione politica è espressione della gente comune che deve riscoprire i valori dell'accoglienza, la politica si fa smuovendo le coscienze. Il sistema di ospitalità è ampio e non può essere gestito da un solo comune. A questo proposito il sindaco di Firenze, Dario Nardella, mi ha telefonato mettendosi a disposizione per un aiuto e per l'accoglienza di una parte dei 42 migranti della Sea Watch". 

Caritas e Sant'Egidio pronte ad accogliere i migranti

Suor Raffaella Spiezio, presidente di Caritas Livorno, è addirittura andata oltre al sostegno formale. L'organismo pastorale della Cei, come annunciato dal Comune, metterà a disposizione la propria struttura per l'accoglienza delle 42 persone trasportate dalla nave umanitaria, guidata dalla capitana tedesca Carola Rackete. Anche la comunità di Sant'Egidio ha dato il proprio appoggio, così come la Misericordia e la SVS che risponderanno a tutte le necessità che rientrano nella mission  dell’associazione come aiuto, soccorso ed accoglienza. 
Marco Solimano, presidente di Arci, ha apprezzato la dichiarazione del sindaco: "L'apertura dei porti è chiaramente un atto simbolico, ma importante per la nostra città da sempre esempio di solidarietà. Come Arci cercheremo di costruire una rete per dare continuità e significato a questa presa di posizione e proseguiremo nella lotta contro le politiche restrittive e razziste del governo nazionale". 

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