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Basket, Supercoppa B | Libertas Livorno - Caffè Toscano Pielle Livorno 81-103, le pagelle: Chiarini balla il tango, sinfonia biancoblù al Modigliani

Strepitosa prestazione dell'argentino ex Cordoba all'esordio in Italia. Benissimo Lo biondo e Laganà, nelle doppie "L" si salva solo Lucarelli

El chaval sabe jugar. Eccome se sa giocare. Mateo Chiarini, si intende, assoluto protagonista del primo derby della stagione tra Libertas e Pielle che riconsegna il primato cittadino della pallacanestro livornese nelle mani dei biancoblù, trascinati da una prestazione monstre della guardia argentina che mette insieme 32 punti e 35 di valutazione annichilendo la difesa amaranto a suon di penetrazioni e tiri dalla lunga. Quelli su cui la Caffè Toscano di Cardani costruisce una vittoria (81-103 il finale) meritatissima che vale il passaggio del turno in Supercoppa e una buona iniezione di fiducia in vista dell'inizio del campionato. Nella Libertas brilla invece il solo Lucarelli, per quanto coach Andreazza, al termine della partita, non si dice affatto preoccupato considerato il momento. Intanto, però, a fare festa è il popolo biancoblù che porta a casa il derby davanti ai qasi 5mila del Modigliani.

Libertas-Pielle, le pagelle

Libertas Livorno 1947
Bargnesi 5: l'assenza di Forti gli consente di partire in quintetto ma forse, al di là dei carichi di lavoro, anche per questo perde presto la brillantezza che lo contraddistingue. Alla fine mette insieme 12 punti, ma non incide mai come invece è solito fare

Fratto 6: si vede più quando non c'è che quando è in campo, perché con lui in panchina la Libertas imbarca punti che la fanno naufragare. Beccato continuamente dai tifosi piellini, il 4 amaranto ha carattere da vendere per tenere comunque botta. 

Fantoni 4,5: impietoso perché siamo a inizio stagione e Tommaso era reduce da un fastidio alla schiena che lo ha tenuto fermo 5 o 6 giorni, ma con il vuoto dentro l'area (Pagani e Diouf gravati subito di falli) poteva e doveva fare molto di più. Per non parlare delll'1/8 dalla lunetta. Servirà tempo, normale per uno di quella stazza

Lucarelli 7,5: è il solo tra gli amaranto a realizzare con costanza. Il 99 amaranto si gasa quando vede le triglie, peccato per lui che i compagni non lo seguano

Saccaggi 5,5: nel primo tempo è il migliore insieme a Lucarelli, poi sparisce nella ripresa innervosendosi per un paio di fischi contro. Non può permetterselo il 14 carrarino, è lui l'arma migliore della Libertas almeno dal perimetro: deve stare calmo, consapevole dei propri mezzi. Solo così diventerà lo "straniero" amaranto   

Ricci 6: giocava con una caviglia così e così che non lo fa spingere e saltare come vorrebbe. Ne viene fuori una prestazione senza infamia e senza lode 

Tozzi 5: forse la delusione più grossa. Ti aspetti un gladiatore versatile come fatto vedere fino a questo momento, con cose semplici ma efficaci. E invece l'ex  San Miniato si perde nella confusione amaranto sbagliando quasi tutto

Allinei 5,5: è giovane, anzi giovanissimo, e ha il talento per far bene. Non doveva essere certo lui a trascinare la squadra nel suo primo derby, ma poteva senz'altro fare qualcosa in più

Andreazza 5,5: meglio di lui nessuno sa cosa manchi in questo momento alla Libertas e come pensa di migliorarla, ma i 103 punti subiti dalla Pielle sono davvero troppi per una squadra che fa della difesa la sua arma migliore.

Libertas Pielle coppa-2

Caffè Toscano Pielle Livorno
Rubbini 7,5: quando serve mette una bomba, quando serve tira fuori l'assist, quando serve fa girare il pallone a ritmi forsennati- Quando serve, il 5 biancoblù risponde sempre presente

Lo Biondo 8,5: mezzo punto in meno per lo schiaccione sul ferro cui rimedia subito dopo involandosi a canestro con una mano che si aggrappa e il pallone che scende giù. L'ultimo derby lo aveva chiuso con zero punti e tanta frustrazione, questo lo domina da giocatore che ha rinunciato all'A2 per rimanere in maglia Pielle. Manda fuori giri l'intera Libertas, vale almeno mezza categoria in più. 

Laganà 8,5: "ma questo è meglio di babbo Lucio", continuano a dire i tifosi Pielle con i capelli grigi. E, almeno nel suo primo derby, dimostra di che pasta è fatto, con tanto di bomba da metà campo allo scadere del primo quarto e una break in solitario da 8 punti che spacca la partita.

Chiarini 9: mezzo punto in meno per la sceneggiata inutile su un fallo leggero a metà campo. Per il resto bienvenido chaval, la Pielle potrebbe aver pescato un crac per la categoria. Dispensa punti da ogni dove, in ogni momento, sfruttando ogni soluzione possibile. Devastante in penetrazione, preciso dall'arco, grintoso in difesa. Tutto con estrema facilità e pulizia- Non sembra un fuoriclasse, ma i numeri sono da marziano.

Pagani 5,5: si riempie subito di falli e il duello con i lunghi amaranto è rimandato al prossimo derby. Peccato, avremmo voluto vederlo di più in campo perché  per quel poco che ci sta fa vedere buone cose.

Diouf 5,5: il solito Modou, molto atletico ma troppo scordinato. Tiene bene l'area, ma chiude addirittura con sei falli perché, dopo il quinto, si prende pure il tecnico.

Campori 6,5: da uomo indispensabile a riserva di lusso. Si cala nella parte, difende come un forsennato, piazza una bomba e chiude con + 16 di plus/minus. Luca c'è sempre

Ferraro 5,5: minutaggio ne trova eccome, la retina molto meno. Una solo bomba su cinque tentativi e poco altro, ci sta al primo derby giocato davanti a 5mila spettatori

Manna s.v.: appena tre minuti in campo, troppo pochi per giudicare

Cardani 7,5: se questa è la Pielle, solo applausi per il coach biancoblù. Trasforma Lo Biondo in una macchina da guerra, mette Laganà e Chiarini nelle condizioni di fare quello che vogliono come se giocassero insieme da una vita e vince il suo secondo derby, questa volta strameritato. Le premesse per un grande campionato ci sono tutte, da capire come plasmerà la squadra nelle giornate in cui le percentuali al tiro non saranno così efficaci. 

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