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Basket, serie B | Libertas in fiducia, Andreazza può sorridere: "Dopo il periodo buio ci siamo rifugiati in palestra, ecco cosa è cambiato"

La gioia del tecnico amaranto dopo il bel successo contro Geko Sat'Antimo, il quarto consecutivo: "Partita difficile, siamo stati bravi. I nostri canestri nati tutti da grandi difese"

Sorridente e sereno come non lo vedevamo da un po' di tempo. Marco Andreazza si gode un'altra bella prestazione della sua Akern Libertas Livorno, che in un PalaMacchia caldo, rumoroso e colorato ha rimandato in Campania una Geko Sant'Antimo mai doma nonostante il passivo pesante (83-68 il finale). Gioco corale, palla che gira velocemente, difesa asfissiante: ecco gli ingredienti del quarto successo consecutivo per gli amaranto al cospetto di una squadra che per 3/4 di gara è rimasta in campo con ordine, proponendo un ottimo gioco e soluzioni offensive sempre efficaci. "Sapevamo che non sarebbe stata una partita facile, soprattutto per il valore di Sant'Antimo – spiega coach Andreazza a fine partita –: nelle ultime due trasferte aveva perso male a Crema e Piombino, ma questa è una squadra che è stata capace di vincere qui contro la Pielle e sapeva cosa serviva per espugnare ancora il PalaMacchia. Oltretutto avevamo avuto una settimana complicata con parecchi acciacchi e non abbiamo recuperato Williams".

Partita difficile portata a casa con merito dopo 30' di lotta
"Sappiamo che in casa la pressione è tanta perché c'è grande affetto ma ci sono anche tante aspettative da parte di un pubblico esigente. Tant'è che nei primi minuti ho visto un po' troppo nervosismo, ma siamo stati bravi a sistemare l'aspetto emotivo con il primo timeout per tornare a giocare come sapevamo. Nell'intervallo abbiamo sistemato anche la fase difensiva e nel secondo tempo abbiamo visto un'altra squadra. Avevo detto ai ragazzi che se Sant'Antimo fosse arrivata a 80 punti, probabilmente non avremmo vinto questa partita. Siamo stati bravi perché i nostri canestri sono stati frutto di grandi difese, costringendo gli avversari a commettere tanti errori".

Probabilmente un mese fa la Libertas avrebbe perso questa partita: cosa è cambiato?
"Intanto i risultati, che danno sempre fiducia. Poi la condizione dei ragazzi, che è cresciuta. In quel periodo buio abbiamo avuto un problema mentale che abbiamo pagato a caro prezzo, perché non è bello uscire dal nostro palazzetto contestati dai tifosi. La squadra si è rifugiata in palestra, ha lavorato sodo, ma ancora non abbiamo fatto niente: resta un campionato difficilissimo e ogni domenica ci sono partite insidiose. Col tempo si andranno a delineare i valori, ma dobbiamo esser bravi a tenerci dentro quello che ci serve e resettare subito, perché domenica c'è da andare a vincere a Salerno".

Cinque uomini in doppia cifra, una vittoria di squadra e tante soluzioni a disposizione.
"Noi non abbiamo il giocatore che può caricarsi sulle spalle, da solo, tutto il peso dell'attacco. Noi funzioniamo se funzionano più giocatori possibili sui due lati del campo e penso che ci siamo riusciti anche in questa partita".

Allinei è stato autore di una partita spettacolare, sia in attacco che in difesa (6 palle recuperate, ndr).
"Sta crescendo, è in fiducia, ma per lui arriveranno anche dei momenti di down perché è un ragazzo giovane e sarà soggetto ad alti e bassi. Sta giocando con fiducia, soprattutto sta difendendo tanto e su più ruoli, che era quello che gli chiedevamo a inizio stagione. Non è un caso che le sue prestazioni offensive nascano sempre quando riesce a difendere con costrutto".

Per Sant'Antimo 21 palle perse, frutto di una difesa asfissiante da parte della Libertas.
"Soprattutto nel secondo tempo quando abbiamo aggiustato alcune cose, pressando in maniera diversa e costringendo gli ospiti a schiantarsi. Potevamo anche far meglio su qualche possesso, ma credo che ormai in tanti pensassero di aver portato a casa la partita e abbiamo concesso qualche canestro facile quando però avevamo ormai vinto".

Buonissimo l'apporto di Buca, che ha saputo aprire corridoi per i compagni.
"È stato bravo, sono queste le partite che deve giocare. A Treviglio contro Bernareggio, avanti di 40 e con Fantoni fuori, ha avuto la possibilità di giocare tanti più minuti di quanti era abituato a fare, ma se tiene questo rendimento diventa un giocatore importante nelle rotazioni. Gli avevo detto che doveva crescere passando da 3 a 5 minuti, poi a 8 e via dicendo: se continua così, non sarà più un oggetto misterioso ma un elemento importante sui due fronti. Gli chiedo di restare con i piedi per terra e lavorare sodo per crescere ancora".

Quanto può ancora crescere questa Libertas?
"Intanto godiamoci queste vittorie, poi secondo me margini di crescita ce ne sono: non dimentichiamoci che abbiamo giocato senza playmaker titolare. Abbiamo fatto comunque una partita di grande personalità e voglio ringraziare Amos Ricci che si è sacrificato tanto in questo ruolo. Nel precampionato ha dovuto giocare tanto da playmaker e ogni tanto si intristisce nel farlo perché perde quella sua spontaneità e quelle incursioni che riesce a fare partendo da guardia. Stasera, però, soprattutto nel secondo tempo, è riuscito a fare quello che volevo ed è stato perfetto".

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