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Caos Livorno | Navarra resta solo, al cda i soci non ci saranno: "Totò vende a Peppino e nessuno mette i soldi"

Il Gruppo Carrano (Danilo Mariani) fa circolare una mail dove comunica il preliminare di acquisto del 34% delle quote di Casella. Il presidente in carica: "Le solite carnevalate, anche Aimo ha ricambiato casacca. Da qui a ottobre servono 870mila euro, e questi non ne hanno tirato fuori uno"

Ci sarà soltanto Rosettano Navarra, insieme all'avvocato Enrico Casini, al cda del Livorno convocato per oggi, sabato 10 ottobre, alle 12 all'Hotel Palazzo. Nessuno, invece, a rappresentare i soci finanziati da Banca Cerea che, dal prossimo 19 ottobre, potrebbero anche cambiare. Cosa che diremo oltre, perché la sola che ci interessa - sinceramente di tutto il resto ci saremmo stufati anche di scriverne - è che neanche oggi nessuno metterà un euro nelle casse del Livorno. Fideiussione per il mercato a parte (alla fine, ma con un condizionale grosso così, potrebbe presentarla CereaBanca, sostenuta per il 20% da Navarra), servono 870mila euro da qui a fine ottobre per rispettare scadenze e pagamenti. E il piano del presidente di chiedere un aumento di capitale, sperando magari nella rinuncia di qualcuno per rilevarne le quote, di fatto salterà a data da destinarsi. Con il timore che non ci sia altro piano B sia non quello della cronaca di una morte annunciata

Caos Livorno, tempo scaduto per salvare la società: dentro chi mette i soldi, fuori gli altri

Navarra: "Serve un milione deliberato venti giorni fa e gli altri non mettono un euro"

"Due giorni fa i quattro soci hanno chiesto il rinvio del cda - dice Navarra al telefono - perché secondo loro stavano cambiando le quote societarie, per cui erano più urgenti i loro interessi che quelli della società. Ho risposto con una pec allegando la gravissima situazione patrimoniale del Livorno calcio e riconvocandoli con urgenza. Ma come faccio a chiedere un aumento di capitale se questi non si presentano?"

"Ero anche disposto a comprare le quote di Ferretti (270mila euro, ndr) se Aimo fosse rimasto dalla mia parte - continua il presidente -, e invece ha voltato nuovamente le spalle pure lui dopo giorni di promesse. Questo nuovo non so nemmeno chi sia, non mi interessa. È come Totò che vende a Peppino, sono le solite carnevalate. Qui invece serve quel milione deliberato venti giorni fa e per ora solo io, e forse Spinelli, ho fatto la mia parte".

"Inizio a pensare che abbiano ragione i tifosi, meglio azzerare e ripartire da una o due categorie in meno - conclude -. Ma non permetterò che finisca tutto così, qualcuno dovrà risponderne in tribunale. Ho anche chiamato il presidente della Lega Ghirelli. È al corrente della situazione e mi ha detto che pure Banca Cerea è attenzionata. La fideiussione? Posso pure obbligarmi per il 20% con CereaBanca, ma non servirebbe a niente senza mettere quel milione che serve a partire da martedì 12 ottobre".

Il comunicato del Gruppo Carrano: "Preliminare di acquisto del 34% delle quote del Livorno"

Per la cronaca, il nuovo possibile acquirente, attraverso il Gruppo Carrano, sarebbe l'imprenditore romano Danilo Mariani, di cui tre giorni fa avevamo conosciuto la voce al telefono: "No, non sono io a voler rilevare le quote del Livorno. Grazie ma non mi interessa" erano state le sue uniche parole. Ieri un comunicato, inviato da un indirizzo privato a un collega de Losservatore.it, al quale è stato chiesto il gentile inoltro a tutte le testate della Toscana. Una premura venuta meno quando si è trattato di rispondere a una chiamata o anche soltanto a un messaggio whatsapp letto con tanto di doppia spunta blu. Pazienza, ci siamo abituati. Riproveremo se mai arriveremo a quel 19 ottobre. Intanto il comunicato del gruppo:

"Il Gruppo Carrano ha sottoscritto in data odierna innanzi al Notaio Gianluca Anderlini di Roma, un preliminare di acquisto del 34% del capitale sociale del Livorno Calcio, con la promessa di rilevare l’intera quota di partecipazione di Sicrea .Tale contratto potrà avere efficacia allo scadere dei termini di esercizio del diritto di prelazione - 19 ottobre 2020 - dei soci rimanenti o ancor prima alla eventuale rinuncia al diritto degli stessi.
Si auspica, per una celere riorganizzazione finanziaria ed operativa del club e per gli incombenti  adempimenti di garanzia che evitino ogni rischio sanzionatorio o di penalizzazione, che le decisioni dei soci non cedenti siano rese note al più presto.
Il Gruppo Carrano ha in animo di rilevare la quota di maggioranza del capitale del Club come già comunicato ai Soci non cedenti
".

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