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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Livorno, Mazzarani crede nell'impresa: "Questa la sfida più difficile della mia carriera, ma possiamo salvarci"

Situazione disperata per gli amaranto dopo il ko con la Giana Erminio, ma il capitano non si arrende: "Siamo ancora vivi"

Una situazione di classifica ormai disperata, con l'ultimo ko nello scontro diretto contro la Giana Erminio che sembra aver spalancato quasi definitivamente le porte dell'inferno della Serie D. Eppure Andrea Mazzarani, capitano e uomo simbolo del Livorno, continua a credere nella salvezza: "Possiamo farcela, la squadra è viva", ha ripetuto più volte il fantasista nella giornata di mercoledì 10 marzo nel corso di una conferenza stampa su Zoom. 

Mazzarani: "Siamo ancora vivi, crediamo nella salvezza"

"Dobbiamo crederci - ha detto Mazzarani -, in queste nove partite che rimangono possiamo fare risultato con tutti, come abbiamo già dimostrato nelle uscite precedenti. Nelle ultime settimane siamo stati penalizzati da alcuni episodi, anche arbitrali, negativi, ma questo non deve essere un alibi. Noi siamo vivi, lo dimostriamo in campo la domenica e lo leggo negli occhi dei ragazzi durante la settimana: come atteggiamento e voglia non posso recriminare nulla a nessuno. Ora non possiamo fare tabelle, ma solo provare a vincerle tutte. Possiamo raggiungere il nostro obiettivo".

"In questi mesi - ha continuato - la situazione societaria non ci ha aiutato, ma adesso questo non deve più interessarci. Noi dobbiamo pensare solamente al campo, cercando di fare quadrato per fare punti la domenica. C'è stato dispiacere quando è stato allontanato Dal Canto - ha aggiunto il numero 10 -, ma quando c'è un esonero la colpa è sempre e solo della squadra. Io, con lui, avevo instaurato un ottimo rapporto, sentendolo praticamente tutti i giorni ogni tre o quattro ore. Il mister è sempre stato sul pezzo malgrado tutte le situazioni che si erano venute a creare e ha saputo tenere compatto il gruppo, agevolando il lavoro di Amelia al suo arrivo". 

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"Problema del gol? Ci manca un pizzico di cattiveria e convinzione"

Mazzarani ha poi parlato della sua condizione fisica e dei problemi in fase realizzativa della squadra: "Adesso - ha detto - mi sento meglio, la condizione sta crescendo di partita in partita. L'infortunio che ho avuto era in qualche modo anche prevedibile, dato che ho giocato tre partite in una settimana dopo mesi senza gare sulle gambe. In quel momento, però, c'erano alcune defezioni e la squadra aveva bisogno del mio contributo". 

"In fase realizzativa - ha commentato - abbiamo avuto qualche problema, ci manca forse un pizzico di cattiveria e convinzione, visto che anche contro la Giana abbiamo creato cinque-sei palle gol che non abbiamo però sfruttato. Dobbiamo lavorare sui dettagli, che in questo momento ci stanno un po' penalizzando. La mia posizione? Ho sempre fatto il trequartista, ma in questa situazione non esprimo preferenze. Mi metto a disposizione di quello che chiede l'allenatore e di ciò che serve alla squadra".

"Questa la sfida più difficile della mia carriera, la fascia un onore"

"Per me - ha dichiarato Mazzarani commentando l'investitura del ruolo di capitano - è un onore incredibile indossare la fascia, ma in squadra ci sono tanti compagni che possano portarla. Io sono soltanto uno dei tanti. Anche i giovani in questi mesi hanno avuto una grandissima trasformazione: hanno capito che in questo momento serve qualcosa in più per raggiungere la salvezza e si sono responsabilizzati. Per dei ragazzi di 17/18 anni non è così semplice: sono consapevoli che se riusciamo a salvarci in questa situazione cambia tutto anche per loro".

"Questa - ha infine concluso - è certamente una delle sfide più difficili della mia carriera, forse la più difficile in assoluto. Sapevo di arrivare in una situazione non facile, ma è una scelta che rifarei altre mille volte. Quello che ho avvertito in questi mesi è stato qualcosa di unico".

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