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Martedì, 30 Aprile 2024
Attualità Bibbona

Oliviero Toscani, a Bibbona la mostra sul famoso fotografo: orari e biglietti

Un'esposizione che comprende tutti i suoi scatti più famosi che hanno influenzato i costumi di diverse generazioni

Al Forte Cavalleggeri di Marina di Bibbona si terrà dal 6 dicembre al 31 ottobre la mostra "Oliviero Toscani: professione fotografo" a cura di Nicolas Ballario e Susanna Crisanti. Una esposizione che ripercorre la carriera del grande fotografo con oltre 100 scatti che mettono in scena la potenza creativa e la carriera maestro attraverso immagini più e meno note. La mostra sarà aperta al pubblico dalle 14 di domani giovedì 7 dicembre, il sabato e la domenica in orario 14-18 (o su prenotazione). Ingresso: 8 euro (4 il ridotto).

"E' un onore per noi ospitare questa meravigliosa mostra di caratura internazionale, un pezzo di storia della fotografia - le parole del sindaco di Bibbona Massimo Fedeli -. E lo è ancora di più farlo in un luogo come il Forte che rappresenta l'identità di Marina di Bibbona Ringrazio il Maestro Toscani, Bibbona Lab e Ambra Margheri che hanno avuto questo ‘visione' e sono stati di stimolo continuo per poterla trasformare in realtà, e grazie alla Regione Toscana per il sostegno, sia a questa mostra che in tutto il percorso, non semplice, che ci consentirà di recuperare il Forte e restituirlo a chi vive e frequenta Marina". 

"È impossibile esporre tutto il lavoro di Toscani – sottolinea il curatore della mostra Nicolas Ballario – ma con questa mostra vogliamo offrire una panoramica su uno dei fotografi più prolifici e celebrati di sempre, che è riuscito a essere inconfondibile e riconoscibile pur non essendosi mai piegato un unico “stile”. È un artista immenso e chi verrà in mostra potrà conoscerne i lati più inaspettati". 

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Mostra su Oliviero Toscani a Bibbona, tutte le info

La mostra intende offrire una sintesi dei tanti ambiti della creatività toccati da Oliviero Toscani nella sua vita. In pochi anni riesce ad affermarsi e a diventare uno dei fotografi più richiesti dalle riviste di tutto il mondo. Il suo primo grande scandalo è del 1973: fotografa in primissimo piano il fondoschiena di Donna Jordan con su i jeans del marchio Jesus e ci piazza sopra lo slogan “Chi mi ama, mi segua”. Il manifesto fa il giro del mondo e le polemiche infuriano come mai prima era successo intorno a una pubblicità.

In America Toscani passa le serate al Max Kansas City o al Club 54 e fotografa tutti i protagonisti della scena musicale e creativa di allora: Mick Jagger, Joe Cocker, Alice Cooper, Lou Reed. Quest'ultimo sceglie proprio uno scatto di Toscani per la copertina di un suo disco del 1974. Già a quell'epoca Toscani ha una capacità incredibile di cogliere i talenti nascosti ed è lui a proporre alle redazioni le prime fotografie fatte ad una ancora sconosciuta Patti Smith, appena trasferitasi a New York. Gli anni ‘70 sono quelli che lo vedono come forza creativa dietro i più grandi giornali e marchi di tutto il mondo: Vogue, Harpe's Bazaar, GQ, Elle. E poi Missoni, Valentino, Armani, Esprit, Prenatal, Chanel e soprattutto Elio Fiorucci, il vero innovatore della moda a livello mondiale, con il quale Toscani stringe una forte collaborazione, oltre che un'amicizia indissolubile.

Nel 1982 avviene invece l'incontro che cambia il mondo della comunicazione: Toscani inizia a realizzare le campagne per Benetton, dando vita a una serie ormai radicata nell'immaginario di tutti. Viene inventato il marchio "United Colors Of Benetton", quel rettangolino verde che sarà posto sulle fotografie che scuoteranno le coscienze del mondo. Toscani ribalta il senso delle fotografie di moda e con le campagne Benetton parla di razzismo, fame nel mondo, Aids, religione, guerra, violenza, sesso, pena di morte. In quegli anni attira su di sé pesantissime accuse, quelle di sfruttare i problemi del mondo per fare pubblicità ai maglioni. È l'esatto contrario: Toscani usa il mezzo pubblicitario per parlare dei problemi del mondo. Anche dopo Benetton i suoi “scandali via advertising” arrivano puntuali: dà uno slancio alla discussione sulla regolamentazione delle unioni gay, creando una grande campagna che mostra una coppia di omossessuali in atteggiamenti affettuosi su un divano o spingere un passeggino.

Nel 2007 invece scuote violentemente il fashion system, facendo trovare pronta proprio per la settimana della moda di Milano una campagna con la fotografia di una ragazza anoressica completamente nuda, a mostrare i segni distruttivi della malattia che le case di abbigliamento invece sfruttano. Nel 2018 torna a dirigere FABRICA, il centro di ricerca sulla comunicazione fondato insieme a Luciano Benetton quasi 30 anni prima. In mostra c'è anche il primissimo piano di un uomo di etnia africana con due occhi di colore diverso tra loro, fotografia con la quale Toscani lanciò il centro di ricerca: David Bowie fu così colpito da quell'immagine da decidere di scrivere la canzone Black Tie, White Noise. 

Il progetto Razza Umana
Dal 2007 Toscani ha dato vita al progetto "Razza Umana", con il quale ha girato mezzo mondo ritraendo persone nelle piazze e nelle strade, mettendo in piedi uno studio itinerante. Forse è dalle parole di Achille Bonito Oliva che emerge forte il senso di questo grande progetto: “Nella Razza Umana, una galleria infinita di ritratti di varia e anonima umanità, la fotografia non è casuale e istantanea, non è il risultato di un raddoppiamento elementare, bensì di una messa in posa che complica e rende ambigua la realtà di cui parte. In definitiva la Razza Umana è frutto di un soggetto collettivo, lo studio di Oliviero Toscani inviato speciale nella realtà della omologazione e della globalizzazione. Con la sua ottica frontale ci consegna una infinita galleria di ritratti che confermano il ruolo dell'arte e della fotografia: rappresentare un valore che è quello della coesistenza delle differenze. 

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