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Venezia, Ligama racconta le Leggi Livornine nel murale "Fiori di glicine". Foto

L'opera sarà inaugurata domenica 27 settembre e rientra in un progetto di riqualificazione urbana

"Fiori di glicine", pianta simbolo di amicizia e riconoscenza, è il titolo della grande opera che Salvo Ligama sta realizzando in questi giorni sugli Scali delle Pietre, nel quartiere Venezia. Con questo murale, dedicato alle Leggi Livornine, l'artista rilegge un pezzo della storia di Livorno. "Città che ha in sé un’eredità di pirati - sottolinea Ligama -, una città meridionale anche se si trova al nord, che sento vicino alla mia Catania, per niente noiosa e che mi rispecchia completamente". E Livorno ha di fatto  adottato il siciliano dopo lo splendido lavoro dedicato a Jeanne Modigliani "Quando manca l'aria"

La street art conquista Livorno. Lenzi: "Valore artistico indiscutibile"

Con "Fiori di Glicine", che sarà inaugurato domenica 27 settembre alle 12 e che raffigura due personaggi, una donna che rappresenta la cultura ebraica che si intreccia con il profilo di un moro tatuato che porta addosso la scritta "freedom", si apre una collaborazione tra la Galleria Uovo alla Pop, i Lions Livorno Host e la Banca di Credito Cooperativo di Castagneto Carducci. Secondo quanto accordato, in città, nei prossimi due anni, saranno realizzati una serie di lavori mirati alla riqualificazione urbana.

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Street Art a Livorno, Zingoni (Lions) : "Ecco il nostro progetto di riqualificazione urbana"

Il presidente dei Lions Gianluca Zingoni spiega questo nuovo progetto: "È stato un lavoro lungo un anno, ma era mia intenzione trovare all'interno della nostra mission nuovi scenari che valorizzassero la città. Ho trovato nelle galleriste di Uovo alla Pop e nella Bcc i partner ideali per mettere in piedi un progetto strutturato di riqualificazione. L'opera è realizzata su un muro di proprietà della Provincia, per il quale abbiamo dovuto richiedere l'autorizzazione della Sovrintendenza alle belle arti".

La street art, quindi, che solitamente si nutre di provocazione e illegalità, si fa arte pubblica . "Un passaggio importante - lo ha definito la gallerista e artista Libera Capezzone - . Quest'opera ci regala una memoria, ci ricorda da dove veniamo e come è stata immaginata e ideata Livorno. Il Seicento è stato un secolo tra i più bui, ma la città, grazie alla politica di libertà e integrazione, è stata motore propulsore della Toscana. Da qui dobbiamo ripartire anche oggi".

E Ligama, artista tra i più apprezzati e richiesti per il gusto e la grandiosità delle sue opere si appresta a guidare questa rivoluzione artistica. "Lo abbiamo scelto prima prima per il suo grande cuore che per il talento indiscutibile, - ha dichiarato Viola Barbara, di "Uova alla Pop" -. Riescea a unire la street art con l'arte classica in opere di straordinaria bellezza". 

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