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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Sciopero, in 10mila a Firenze contro la manovra del governo: in piazza lavoratori, studenti e sindacati

Buona adesione alla manifestazione nel capoluogo dove in migliaia, tra cui una rappresentanza della Cgil di Livorno, sono arrivati da tutta la Toscana

Il mondo del lavoro con il pubblico impiego, la sanità, i trasporti. E poi la scuola, con gli insegnanti e gli studenti a fianco. Tutti insieme, nelle piazze italiane, per manifestare contro la manovra del governo. Anche a Firenze, dove da tutta la Toscana sono arrivati in diecimila per sfilare in corteo lungo le vie del capoluogo insieme alla Cgil, tra cui una folta rappresentanza livornese, e la Uil, ovvero i sindacati che avevano indetto per oggi 17 novembre una giornata di sciopero seguita passo passo dalla redazione di FirenzeToday. E ad infiammare gli animi dal palco in piazza Santissima Annunziata è il segretario regionale di Uil Toscana, Paolo Fantappiè. "Il governo ha parlato con tutti i sindacati per un'ora - attacca -. Poi la trattativa è finita. Ci dispiace non vedere qua la Cisl che dice di voler continuare a trattare, ma non lo si può fare con chi non vuole ascoltare". 

Il corteo dei 'grandi'

In piazza si potevano trovare praticamente tutti i settori, dalla sanità alla scuola. "Questo perché la manovra fatta dal governo non ha colto neanche uno dei punti - spiega Antonella Pagliantini della Cgil Arezzo - Non va bene il sistema fiscale, previdenziale, l'autonomia differenziata, son troppe le cose che oggi ci portano in piazza". Anche le pensioni sono state toccate. "Con la manovra le pensioni più alte hanno decurtazioni che non riprenderanno mai - osserva Aladino Giorni della Spi Cgil Valdelsa - e dà noia pure a me che non rientro in questa fascia". Paolo Monteverde di Udu Firenze, fa notare che "è in atto un taglio importante per i fondi all'istruzione e alle borse di studio. È necessaria una forte opposizione". Anche gli educatori scolastici sono in piazza. "Abbiamo una funzione essenziale eppure siamo pagati meno del personale Ata - sottolinea Simona Batacchi della Fp Cgil - non è riconosciuta la nostra figura professionale". Non manca il mondo della musica. "Siamo qui perché non siamo mai considerati da nessun governo - ci dice Gabriele Bardi della maremmana Zastava Orkestar - vogliamo essere ascoltati". Quella del governo sarebbe una manovra contro le donne. "Una manovra che aumenta beni di necessità come pannolini, assorbenti e i beni per l'infanzia - commenta Serena Spinelli, assessore regionale toscano - che mette poche risorse sul sistema sanitario e che non parla più di nidi, non può che essere contro le donne".

Il corteo dei ragazzi delle superiori

Mentre il corteo indetto dai sindacati è partito da piazza dell'Indipendenza per finire in quella della Santissima Annunziata, quello dei ragazzi delle superiori è partito da piazza San Lorenzo per finire in Santo Spirito. La protesta è insorta contro la riforma Valditara, "Che vuole ridurre la durata per gli istituti tecnici da 5 a 4 anni - ci dice Chiara Pastacaldi, presente al corteo - e aumentare i campus scuola-azienda. La nostra è anche una protesta contro i percorsi dei 60 crediti formativi per l'insegnamento che rende sempre più elitario insegnare". Tante proteste anche contro il non riconoscimento della carriera Alias da parte del governo "vogliamo essere liberi di essere chi vogliamo" sottolineano gli studenti. Con gli studenti delle superiori, anche alcuni professori. "Questa riforma della scuola riduce i finanziamenti - dichiara Massimo, insegnante delle superiori - Siamo qua anche con uno striscione contro la militarizzazione delle scuole che sta avvenendo a gamba tesa da parte del governo. Addirittura sarà possibile fare tirocini nelle caserme. Si va a creare così un precedente molto pericoloso per il futuro"

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