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Cronaca

Porto, intercettati sette carichi di agrumi avariati da inizio anno

Il dato è stato reso noto dal Servizio fitosanitario regionale che mira a impedire l'introduzione di batteri che causerebbero un notevole danno alle regioni agrumicole

Da inizio gennaio, al Porto di Livorno sono stati sequestrati sette carichi di agrumi infetti. Il dato è stato reso noto dal Servizio fitosanitario regionale che prosegue la sua costante attività di ispezione tesa ad evitare il rischio di introduzione di organismi nocivi per le piante nel territorio dell'Unione Europea. Le intercettazioni hanno riguardato la cosiddetta  "macchia nera degli agrumi" e "il cancro batterico degli agrumi", gli organismi nocivi più frequentemente individuati: una loro accidentale introduzione e diffusione comporterebbe un notevole danno alle regioni agrumicole dato che entrambi i patogeni rendono i frutti non più commercializzabili. La frutta, che proveniva da Argentina, Uruguay, Brasile e Cina, non è quindi entrata in Europa ed è stata rispedita al mittente o distrutta oppure inviata ad un paese terzo.

Per procedere celermente nell'attività di controllo, i frutti con una sintomatologia riconducibile rispettivamente al ‘cancro batterico degli agrumi' ed alla ‘macchia nera degli agrumi' vengono campionati e sottoposti ad analisi di biologia molecolare presso il laboratorio del Servizio Fitosanitario della sede di Livorno, all'Inteporto Toscano ‘Amerigo Vespucci'. Le analisi vengono effettuate nel più breve tempo possibile, in genere già in due ore si ha la possibilità di capire se la merce può essere importata o meno

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