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Cronaca

Amedeo Modigliani torna a casa: a Livorno la grande mostra dedicata a Dedo

L'esposizione ai Bottini dell'Olio, con 14 opere dell'artista livornese, sarà curata da Marc Restellini. La conferma dell'assessore alla Cultura, Simone Lenzi: "Ma mancano ancora le firme"

Amedeo Modigliani ritorna a Livorno, o almeno dovrebbe. Non c'è ancora l'ufficialità, "mancano le firme e, soprattutto, la variazione di bilancio che permetterà di realizzare la mostra", dichiara l'assessore alla cultura Simone Lenzi, ma la trattativa per portare ai Bottini dell'Olio 122 opere della collezione Jonas Netter, tra cui 14 quadri del maestro livornese, è ormai praticamente in dirittura d'arrivo. Dopo le anticipazioni a firma di Giulio Corsi su Il Tirreno, le conferme arrivano dunque direttamente dalla giunta comunale, fortemente intenzionata a omaggiare uno dei più grandi artisti livornesi di sempre nell'anno in cui cade il centenario della morte. 

Amedeo-modigliani-identification-photo-nice-1918-2L'esposizione nell'anno del centenario dalla morte di Dedo

"Stiamo cercando di chiudere questa cosa e mi riservo di parlare fino a che le operazioni non saranno completamente concluse - dichiara ancora Simone Lenzi -, le cose hanno valore soltanto dopo una contrattualizzazione". Al netto della prudenza, necessaria quando entra in gioco la pubblica amministrazione e il conseguente iter burocratico da seguire, sembra comunque che la mostra dedicata ad Amedeo Modigliani, la più grande mai vista in città (ne fu realizzata soltanto una con 4 sculture, nel 1984, ndr), sia quasi una certezza. Le date non sono ancora sicure, si parla del periodo che va da novembre 2019 a febbraio 2020, quel che è certo è che l'esposizione sarà a Livorno il 24 gennaio, ovvero il giorno in cui si celebrerà il centenario della morte del grande artista livornese, avvenuta a Parigi nel 1920.

Modigliani, Soutine et l'aventure de Montparnasse: in mostra 122 opere

Accanto alle opere di Modigliani troveranno spazio quelle di Chaim Soutine, pittore russo naturalizzato francese e vissuto a Parigi negli stessi anni di Dedo, e ancora pezzi di Susanne Valadon, Andrè Derain, Moise Kisling e Maurice Utrillo, tutti artisti che con Modigliani hanno condiviso l'amicizia e l'esperienza degli anni parigini. La collezione Netter, di cui i dipinti selezionati fanno parte, è tra le più interessanti del XX secolo ed è già stata esposta nel 2012 alla Pinacothèque de Paris, nel 2013 a Milano a Palazzo Reale e nel 2014 a Roma con il titolo "Modigliani, Soutine et l'aventure de Montparnasse", per poi approdare fino a New York e San Pietroburgo.

Modigliani, Picasso, André_Salmon-2

L'esposizione, che dovrebbe costare oltre un milione di euro da recuperare con una variazione di bilancio, sarà curata da Marc Restellini, uno dei più grandi esperti dell'arte di Modigliani (nella foto sopra il primo a sinistra con Picasso e Soutine) e avrà sicuramente un'importante ricaduta turistica ed economica, oltre che naturalmente culturale, per la città dove Dedo nacque nel 1884. Un progetto incredibile e impensabile fino a pochi mesi fa, un evento internazionale che restituirebbe finalmente (il condizionale è d'obbligo fino a che non ci sarà l'ufficialità) la giusta riconoscenza ad Amedeo Modigliani da parte di quella città dove lui sognava di tornare con la famiglia ma che troppe volte si è fatta beffe di lui. 

Le altre iniziative per Modì 2020 

"Legate all'evento espositivo, nel 2020 ci saranno sicuramente altre importanti inziative collaterali - chiude l'assessore - come il Premio Amedeo Modigliani ed Effetto Venezia dedicato a Dedo". Sono poi in fase di sviluppo altri progetti di cui LivornoToday aveva già parlato nei mesi scorsi, come la mostra sensoriale "Immersiva" e il docufilm italo-francese "Appelez-moi Dedo". Si prospetta quindi un grande 2020 nel nome di Amedeo Modigliani, finalmente.

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