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Cronaca Piombino

Piombino | Migliaia di multe all'autovelox, consumatori sul piede di guerra: "Non è regolare". Il Comune: "Iter corretto con la prefettura"

L'associazione Migliore Tutela ha inviato una richiesta di accesso agli atti per accertare i requisiti della strada, viale Unità d'Italia, dove è installato il rilevatore di velocità

Un autovelox fisso installato alla strada d'ingresso di Piombino, viale Unità d'Italia, e migliaia di sanzioni emesse da aprile ad oggi che hanno portato nei giorni scorsi l'associazione di Consumatori 'Migliore Tutela' a richiedere un accesso agli atti in quanto "coinvolta da molti utenti della strada - spiegano tramite il presidente Gianantonio Sottile Cervini - sanzionati dal rilevatore in questione. Tutti hanno riferito di non essersi conto dei segnali di preavviso ne tanto meno del limite della velocità imposto, men che meno della presenza dell'autovelox, vedendosi contestare delle assurde infrazioni anche per 1 km oltre il limite".

Un'accusa che il Comune di Piombino rispedisce al mittente, visto che da palazzo civico fanno sapere che "tutti i passaggi previsti sono stati fatti e tutte le autorizzazioni richieste". I veicoli transitati dal 18 maggio ad oggi (ieri 19 settembre) lungo quella strada sarebbero stati circa 600mila, e a conti fatti dal Comune le multe sarebbero non oltre l',1,7 per cento dei passaggi. Una decisione, quella dell'installazione dell'autovelox in quel tratto di strada, che scaturirebbe anche dal fatto di poter impiegare le pattuglie della polizia municipale per la sicurezza pubblica senza bloccarne costantemente almeno due a presidio di un autovelox mobile.

L'associazione Migliore Tutela: "La strada non ha i requisiti minimi e non ci sarebbe un tasso di incidentalità tale da autorizzare l'installazione del rilevatore"

Secondo quanto appurato dall'associazione, che si è avvalsa della consulenza di un comitato tecnico, la strada "non presenta i requisiti minimi previsti per poter autorizzare un rilevatore fisso senza la presenza di personale di polizia", aggiungendo che non esisterebbe "un tasso di incidentalità alto tale da giustificarne l'autorizzazione e l'installazione", e che non risultano né un piano urbano del traffico né un piano generale del traffico urbano aggiornato. Da qui la richiesta al sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, di avere tutti i documenti necessari, relazioni, autorizzazioni, piani e atti di giunta che hanno portato all'installazione del rilevatore di velocità. Una mole di documentazione che, al contempo, viene richiesta anche a Provincia, Anas, polizia stradale e prefettura. "Nel caso si dovessero riscontrare/rilevare violazioni, mancanze, assenze, difetti e/o errori di esecuzione, adirò senza ulteriore preavviso, in tutte le sedi necessarie, compresa quella penale". 

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