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Cronaca

'L'Approdo' compie un anno e guarda al futuro: "Pronti a proseguire, siamo un presidio fondamentale contro le discriminazioni"

Nel corso di questi mesi sono state più di cinquanta le persone che hanno chiesto supporto ai professionisti del centro di ascolto LGBTQ+

'L'Approdo', il centro di ascolto di via Caduti del Lavoro inaugurato nel corso del 2022, compie un anno e traccia il bilancio in vista del futuro. Si tratta di uno spazio che con il passare del tempo è diventato un vero e proprio punto di riferimento per la prevenzione e la difesa dalle discriminazioni per motivi di orientamento sessuale e/o identità di genere. Il centro ha aperto lo scorso anno, grazie a un finanziamento stanziato attraverso un bando di Unar e Dipartimento delle Pari Opportunità, che il coordinamento Livorno Rainbow ha vinto con un progetto con il Comune di Livorno a capofila.

"Ci riteniamo abbastanza soddisfatti del percorso fatto - spiegano dal centro -, ma ci sentiamo solo all'inizio di un più lungo cammino che finirà soltanto con l'uguaglianza di tutte le persone, per genere e orientamento, ma che crediamo imprescindibile da altri tipi di uguaglianze, legate alla cultura, all'etnia o alla religione. Siamo felici del prolungamento deciso dal ministero di 3 mesi, per consentire di finire le risorse stanziate, ma non possiamo non essere contenti che il Comune di Livorno abbia compreso e proposto un proseguimento del servizio in futuro, in quanto importante aspetto legato al benessere delle persone che vi abitano. Siamo pronti a proseguire".

Il primo anno di Approdo è stato molto importante per le associazioni e tutte le persone che lo hanno gestito. Le 52 persone che vi si sono rivolte come utenti hanno confermato come un presidio permanente antidiscriminazioni è utile non soltanto per la città di Livorno, ma anche per le province limitrofe che ne sono ancora sprovviste. La Toscana infatti ad oggi ha un equivalente Centro Ascolto LGBTQ+, Spazio Sicuro, soltanto a Siena. Gli accessi sono stati soltanto in parte di persone residenti a Livorno, mentre numerose sono state le famiglie e le singole persone provenienti dalle province di Pisa, Lucca e La Spezia, oltre che dal sud della provincia livornese e dall'Isola d'Elba.

"Un punto di riferimento fondamentale nella lotta alle discriminazioni"

"Come già comunicato - proseguono dal centro di ascolto -, abbiamo osservato un'alta percentuale di persone che si sono rivolte a noi per ragioni legate alla loro identità di genere, transgender e con diverse fluidità di genere, che alla fine si colloca al 58%, con 30 casi sul totale. Questi dati sono indice che l'Approdo è un presidio che sta divenendo fondamentale nel raggio di circa 50 chilometri dalla sua sede per coloro che stanno affrontando difficoltà o anche soltanto scoperte nella sfera della propria identità di genere". 

Data la rilevanza di tutti i casi accolti e la disponibilità di risorse, gli esperti hanno finora offerto a ognuno cicli di incontri, che hanno in alcuni casi prolungato fino a 10 le previste 5 consulenze nel caso della psicoterapia. Mentre sono divenute un appoggio in momenti di difficoltà e un aiuto pratico nell'accesso ai servizi, nel caso dell'assistente sociale, Giovanni De Peppo, e dell'esperta antiviolenza di genere, Resi Vitali. Tutto questo è stato possibile anche grazie a tutti i professionisti. Oltre a vari eventi, L'Approdo ha lanciato importanti gruppi di Auto Mutuo Aiuto, offerto formazione a 360 gradi e dato il via a reti tra enti locali.

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