Comune 2023, il bilancio di Salvetti: "Mille cose fatte e altrettante avviate, questa non è una città allo sbando. I livornesi lo sanno"

Tra mille cose fatte, mille avviate "e mille che ancora sogniamo di fare" il sindaco Luca Salvetti si congeda dal 2023 e guarda al futuro. Non prima di ringraziare la sua giunta, visto che "siamo gli stessi da 5 anni - eccezion fatta per Monica Mannucci che lasciò per motivi personali - e sfido a trovarne un'altra in giro in tutto il Paese che inizia e finisce insieme" e tutto il personale del Comune, "duemila persone comprese le partecipate che meritano di essere ricordate dato che lavorano sempre con il massimo impegno". Il 2024 sarà l'anno delle elezioni amministrative che sanciranno il prossimo sindaco pronto a restare in carica fino al 2029. Ma di questo, adesso, è presto per parlare. "Nella realtà civica che si è formata nei mesi scorsi ci sono tutte le persone a cui tengo - spiega Salvetti -. Ci sono queste forze che stanno lavorando e hanno un loro preciso perché. Una lista civica del sindaco? Vediamo, ci stiamo ragionando".

La campagna elettorale tra le pieghe dei vari temi della quotidianità è già partita, ma oggi è tempo di resoconti, di bilanci, di cantieri avviati e progetti conclusi. Tra colori diversi, sullo sfondo dei quali vengono illustrati i separati argomenti snocciolati tema per tema in poco meno di 30 minuti . "Colori variegati - ha spiegato Salvetti - che rappresentano le varie situazioni affrontate nel corso del tempo. Stiamo concludendo un mandato nell'ambito del quale questa giunta ha lavorato con cuore e voglia". In tutto questo un'area completamente rinnovata al piano terra del Comune, a pochi metri dall'Urp, dove sono stati esposti diversi pannelli che illustrano le visioni della giunta per il futuro, e quanto portato a compimento. Tra tavole di piano operativo e visioni tra 'com'era e com'è' di diverse aree di Livorno.

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Dal restyling del centro alle case occupate liberate: "Questa giunta ha lavorato con cuore e voglia"

Poi i temi. "Le cose concrete" specifica Salvetti. Da progetti volti alla trasformazione della città, alla sicurezza, alle scuole e al turismo. Dal cantiere allestito per la riqualificazione di via Grande al progetto deliberato pronto per andare a gara per le aree mercatali. Il restyling di via Marradi, quello prossimo di via Ricasoli, oltre "alla ristrutturazione della sala della mescita alle Terme del Corallo che sarà pronta per una mostra prima della fine del mandato". "Mi piacerebbe vedere presto la nuova pavimentazione di via Grande realizzata, ma anche tanti altri piani di restyling che riguardano la Terrazza e il lungomare". Salvetti ricorda i 25 milioni di euro investiti da inizio mandato per la ristrutturazione delle scuole di Livorno e puntualizza sulla questione sicurezza: "I dati non sono in peggioramento".

Poi le soddisfazioni in chiave turistica visto che "non si cerca più il luogo tradizionale, si vanno a intercettare esperienze da fare. E Livorno ha ampie potenzialità da sfruttare. Per questo ci tengo a ringraziare la fondazione Lem per il lavoro svolto. Non è certo un 'ribottificio', questa e la fondazione Goldoni rappresentano infatti strumenti per realizzare cose bellissime nella nostra città". Non da meno i temi che riguardano la casa, il sociale e l'accoglienza. "Ci sono stati nove sbarchi di migranti - ha detto -. Qualcuno nei mesi scorsi mi ha diffidato dal tenere esposta la bandiera della pace fuori dal Comune, ecco su questa non ho dubbi. Sono pronto anche a pagare una multa pur di lasciarla lì dov'è". "Questa non è una città allo sbando - conclude - come qualcuno vorrebbe far credere, anche attraverso trasmissioni tv. C'erano palazzi occupati abusivamente, dalla Chiccaia alla Cigna, da via Anna Frank agli ex Asili. Nelle prossime settimane ci occuperemo di Palazzo Maurogordato. Casi analoghi non ci sarano più, questo i cittadini lo sanno ed è grazie al lavoro della giunta".