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Cronaca Limoncino

Discarica Limoncino, l'allarme dopo il maltempo: "Allagamenti, rottura dei teli di sicurezza e detriti. Arpat verifichi cosa è successo" | FOTO

Residenti ed escursionisti preoccupati dopo le piogge del mese scorso: "L'acqua ha invaso anche il lotto 2, qualcuno può rassicurare i cittadini? Chiediamo che sia definitivamente revocata ì l'autorizzazione"

L'acqua che ristagna, la rottura dei teli impermeabilizzanti, i detriti arrivati fino alle strade di pattugliamento. Sarebbero queste le condizioni della discarica di Monte La Poggia, a Limoncino, fotografate da escursionisti e residenti dopo le piogge cadute nel mese scorso che hanno interessato il territorio livornese. Una situazione che comporterebbe rischi di possibili penetrazioni di acqua nelle falde e che preoccupa non poco il comitato Rifiuti zero, pronto a rilanciare l'allarme dei cittadini e a chiedere che siano fatte le dovute verifiche da parte degli organi competenti. Oltre, in linea di principio, alla revoca di autorizzazione regionale alla discarica che insiste su un terreno di "massima pericolosità". "Ricordiamo benissimo la valanga di detriti e fango scesa dalla zona della discarica, fortunatamente vuota grazie alla resistenza dei comitati, in occasione dell'alluvione del 2017 - dicono da Rifiuti Zero -. Una discarica incredibilmente collocata in un'area che, secondo i geologi, è classificata zona di massima pericolosità, geomorfologicamente interessata da fenomeni di 'erosione marcata in atto' e 'dissesto attivo', mentre dal punto di vista idraulico è soggetta a 'eventi di esondazione' ricorrenti con periodicità inferiore ai due anni").

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"Dopo la bomba d'acqua del 2 novembre scorso - continuano dal comitato -- gli escursionisti hanno fotografato la discarica dall'alto notando la formazione di un lago nel lotto 1, oltre alla rottura dei teli di sicurezza posti sulla fiancata della discarica. Inoltre, sembra che i detriti siano arrivati ad invadere perfino le strade di pattugliamento della discarica e che, dopo le successive piogge, l'acqua abbia invaso anche il lotto 2, dove dalle foto si notano ulteriori rotture dei teli impermeabilizzanti e fuoriuscite di acqua dai buchi. Dunque ci chiediamo se l'acqua ristagnante nella discarica sia poi stata pompata fuori da chi gestisce l'impianto o se invece sia penetrata nel terreno e nelle falde. Qualcuno può rassicurare gli abitanti di Livorno?".

I timori sono che in caso di forti precipitazioni, come ormai succede sempre più spesso, si possa pompare o meno l'acqua fuori dai lotti prima che fuoriesca o penetri nel terreno. "Cosa sarebbe successo - si chiedono ancora dal comitato Rifiuti Zero - se la discarica fosse stata piena di milioni di tonnellate di rifiuti industriali, come da progetto sostenuto dalle istituzioni e bloccato dall'opposizione del comitato e dei cittadini livornesi? Chiediamo pubblicamente ad Arpat, vigili del fuoco, uffici comunali e regionali e carabinieri forestali di effettuare tutte le verifiche necessarie per stabilire cosa sia successo nell'area della discarica durante e dopo le ultime forti piogge. Se venisse confermato quello che sosteniamo da anni, cioè che è semplicemente folle collocare una mega-discarica privata di rifiuti industriali in cima ad una collina franosa posta proprio sopra la città di Livorno, chiediamo che l'autorizzazione venga immediatamente e definitivamente revocata".

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