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Cronaca

Elezioni comunali 2024, Salvetti in corsa per altri 5 anni da sindaco: "Ora sono gli altri a rincorrere, ma noi saremo imprendibili" | Foto e video

Teatro Quattro Mori gremito per la presentazione della campagna elettorale del sindaco uscente che traccia il bilancio del mandato e guarda oltre: "Chiara la strada che abbiamo davanti e la forza di questa gente va oltre ogni sondaggio"

"Ora usciamo da qui e andiamo a prenderci un grande risultato", dice rivolgendosi a un teatro Quattro Mori stivato dopo mezz'ora di monologo in cui condensa cinque anni di mandato e quello che vorrebbe fare nei prossimi cinque qualora venisse rieletto. Luca Salvetti apre ufficialmente così la campagna elettorale per le amministrative che il 9 giugno 2024 porteranno Livorno al voto per il rinnovo del consiglio comunale e la scelta del sindaco. Una corsa che il primo cittadino uscente affronterà senza guardare sondaggi e avversari: "Quello che vedo qui, questa piazza, questo teatro valgono più di mille sondaggi - dice dal palco -. Gli avversari? Ci sono, ma voglio dire questo: nel 2019 abbiamo cambiato il nostro destino, eravamo noi che dovevamo ricompattarci e convincere la gente, ora devono rincorrere loro e lo stanno facendo anche in maniera sguaiata e aggressiva cercando di discreditare quello che facciamo e proponiamo. Non hanno tirato fuori un idea. Noi invece abbiamo davanti una strada e avendola chiara saremo imprendibili". 

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"Avevamo detto che avremmo avuto la forza di guardare oltre e l'abbiamo fatto - continua -. E in campo abbiamo messo voglia, impegno, ottimismo, amore per la città, facendo mille cose e mettendone in programma altrettante. Adesso abbiamo l'opportunità di portare avanti un lavoro già avviato e non dobbiamo sprecarla. Lo faremo con persone che condividono principi e valori, rispetto, diritti e senso di stare insieme - prosegue il sindaco uscente -. E aggiungo dichiaratamente antifasciste, perché questa è una matrice della nostra città a cui non rinunciamo, soprattutto alla luce di quanto sta succedendo negli ultimi giorni. Insieme ci sono democratici, riformisti, progressisti, civici: tante sfaccettature magari con angolature diverse, ma tutte mosse da una visione comune per il bene di questa città. Livorno era una città arrabbiata con se stessa e con il mondo e noi abbiamo lavorato per andare oltre. Chi vive la città e osserva da fuori avverte tutto ciò".

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Quindi le cose fatte e quelle da fare, ricordando di aver dovuto stravolgere un programma in corso per eventi imprevedibili come la pandemia da coronavirus, la guerra ion Ucraina e le ripercussioni sulla crisi energetica, i fondi del Pnrr da gestire e l'accoglienza ai migranti, rivendicata con orgoglio perché "abbiamo dimostrato di poter accogliere, Livorno è un porto sicuro". "Sono tante le cose fatte, dal parco delle Colline alla riqualificazione della cittadella dello sport, dall'attenzione sul lungomare all'area di Porta a Mare, alle fortezze riaperte, fino ai progetti sull'abbattimento del cavalcavia alle Terme del Corallo e tutto il piano per la Stazione, i lavori per la riqualificazione della via Grande e quelli preventivati per il nuovo ospedale: sono tutte cose che stiamo facendo e che faremo perché la città ne ha davvero bisogno". 

Lo sguardo oltre arriva fino al 2030: "Voglio una Livorno più laboriosa - chiude Salvetti - sul trend di questi ultimi cinque anni dove è scesa la disoccupazione. Ma non si deve ambire a qualsiasi lavoro, ma a un lavoro giusto, sicuro e ben retribuito. Vedo una città più sicura dal punto di vista dei rischi ambientali grazie ai lavori post alluvione che abbiamo fatto e all'impegno della protezione civile. Nel video di presentazione c'è un immagine di persone che escono in lacrime da case piene di acqua e fango e lì deve esserci la protezione civile e possibile anche il sindaco". 

Luca Salvetti (foto frame Gianluca Prosperi)-2

"La sicurezza urbana? Mi prendono in giro sulla percezione - va avanti Salvetti -, ma sono i numeri a dire che i reati sono in calo e che invece aumenta la percezione della sicurezza. È su questo che dobbiamo lavorare. Ringrazio le forze dell'ordine livornesi per il lavoro che fanno con i pochi mezzi a disposizione e aggiungo: chi sta a Livorno deve stare alle regole. Per far questo ci deve essere a livello nazionale un sistema che ci consente di farlo, con leggi che non permettono di riuscire a fare le stesse cose del giorno prima dopo essere stati arrestati". 

In ultimo le risposte a chi lo accusa di essere un cementificatore: "Ditemi una sola opera privata che avete visto nascere in questi cinque anni: non ce ne sono - conclude Salvetti -, l'ultima è l'Esselunga di viale Petrarca. Noi vogliamo una città più verde e se fare un impianto sportivo pubblico, in un'area pubblica, all'interno di quello che sarà un parco pubblico vuol dire cementificare, allora sì, sono un cementificatore".  in un parco che sarà pubblico vuol dire

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