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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Piombino

Morti sospette in ospedale, chiesto l'ergastolo per la presunta infermiera killer di Piombino

L'operatrice sanitaria era finita sotto accusa per omicidio volontario plurimo. Le lacrime dopo la richiesta del pm: "Non ho fatto niente"

È scoppiata in lacrime appena ha sentito pronunciare la richiesta di ergastolo da parte del pubblico ministero Massimo Mannucci e, all'uscita del tribunale, si è difesa proclamando ancora la propria innocenza, come del resto ha sempre fatto da quando è finita sotto inchiesta. Si è conclusa così, con la richiesta della massima pena, la prima parte dell'udienza in rito abbreviato per Fausta Bonino, l'infermiera 57enne accusata dalla procura livornese di omicidio volontario plurimo per le morti sospette di dieci pazienti avvenute nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Piombino tra il 2014 e il 2015. "L'unica cosa che posso dire è che non ho fatto nulla. Cose che non ho mai fatto, è stata dura ascoltarlo - ha dichiarato la Bonino in lacrime all'uscita dall'aula oggi venerdì 1 marzo -. Mi sono sempre comportata bene, è impossibile che sia finita in questo incubo". Dopo le conclusioni del pm, nella seconda parte dell'udienza ci saranno anche quelle delle parti civili. "È successo quello che ci aspettavamo - ha commentato l'avvocato difensore Cesarina Barghini - ma noi abbiamo i margini per rispondere". L'arringa della difesa è fissata per l'udienza del 22 marzo, mentre il 5 aprile sono in programma le eventuali repliche e la sentenza. 

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