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Cronaca

Malamovida, ecco il piano per via Cambini, Venezia e lungomare: "Responsabilizzare gestori dei locali e clienti"

Definito nel Cosp il contenuto del protocollo di intesa che si pone l'obiettivo di andare oltre controlli e sanzioni per contrastare i comportamenti antisociali

Non solo controlli e sanzioni, ma anche una maggiore responsabilizzazione dei gestori dei locali e degli avventori. È stato illustrato nella giornata di ieri il contenuto del protocollo di intesa finalizzato alla prevenzione e al contrasto dei comportamenti antisociali nelle zone della movida. In particolare la Venezia, via Cambini e, nei mesi estivi, il lungomare. Il piano è stato condiviso dal prefetto Paolo D'Attilio nell'ambito della riunione del Cosp, al quale hanno partecipato oltre al sindaco Luca Salvetti anche i vertici provinciali delle forze dell'ordine e il comandante della municipale. 

Il testo è definitivo, e nei prossimi giorni dopo i necessari passaggi burocratici e amministrativi l'accordo verrà sottoscritto e presentato alla cittadinanza. Rappresentando così un ulteriore strumento di lavoro per affrontare le criticità della movida. "Con l'arrivo della bella stagione - ha spiegato il prefetto Paolo D'Attilio -  si proporrà ancora di più la necessità di una corretta gestione della movida. L’approccio condiviso dal Comitato è quello di un coinvolgimento delle diverse anime che la rappresentano, necessario per il suo incanalamento verso un divertimento coscienzioso e rispettoso delle regole e della civile convivenza nel contemperamento dell’esigenza allo svago dei giovani, di quella all'esercizio della propria attività da parte degli esercenti i locali e del diritto al riposo e alla tranquillità dei residenti".

Il sindaco Salvetti: "Creata una rete che punta a lavorare in sinergia per raggiungere risultati evidenti"

La questione, quindi, "va opportunamente affrontata attraverso una strategia di ampio respiro - ha aggiunto il prefetto - che non si limiti ai controlli di polizia e a interventi sanzionatori, necessari certamente laddove si commettano illegalità, ma che miri in prima battuta e prioritariamente a una responsabilizzazione dei gestori dei locali e degli avventori". Soddisfatto anche il sindaco Salvetti: "Il coinvolgimento di prefettura, forze dell’ordine, amministrazione comunale, associazioni del commercio, azienda Usl e Università di Pisa, ha permesso di creare una rete che punta a lavorare in sinergia e ottenere in maniera graduale risultati evidenti che permettano di attenuare i problemi fino ad eliminarli nelle zone più delicate della città come il quartiere della Venezia, la zona di via Cambini e il lungomare nel periodo estivo».

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