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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Montenero / Via di Montenero

Montenero, il piano da 2,5 milioni per il nuovo centro infanzia: potrà ospitare 135 bambini tra nido e materna

Si tratta di una delle missioni candidate al finanziamento del Pnrr. L'area individuata è quella dove avrebbe dovuto sorgere il nuovo ospedale, tra via di Montenero e via Mondolfi

Un progetto da 2,5 milioni di euro che punta a far nascere un centro infanzia nell'area di Montenero basso destinato ad ospitare sei classi per un totale di 135 bambini, proprio là dove avrebbe potuto sorgere il nuovo ospedale, tra via di Montenero e via Mondolfi. Nell'ambito di un'area destinata a diventare un parco del benessere, comprensivo anche di residenze dedicate agli anziani e servizi vari. Il progetto per il nuovo centro infanzia, in linea tecnica, è stato candidato nei mesi scorsi ai finanziamenti del Pnrr e nei giorni scorsi la giunta labronica l'ha approvato dopo la comunicazione giunta dalla Regione che ha fatto sapere dello scorrimento degli interventi da candidare.

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Un polo scolastico che mira a soddisfare le esigenze delle abitazioni diffuse sul territorio collinare, e che accoglierà anche la primaria e la secondaria di primo grado. L'idea dei progettisti dunque è stata quella di ipotizzare un nuovo polo scolastico in una zona vicina allo svincolo posto alla fine della discesa di Montenero, in modo che tutti possano avere un facile punto di arrivo per portare i bambini a scuola nel tragitto casa-lavoro. Un'area che dunque potrà rivestire varie funzionalità, complementari tra loro. L'accesso del centro infanzia - spiega la relazione dei progettisti - è previsto da via di Montenero, passando da una zona destinata a parcheggio pubblico, ideale anche per la sosta e manovra dello scuolabus, oltre a un parcheggio esclusivo per la scuola stessa. Sei le classi previste, tre del nido e tre della materna, oltre a tutti gli spazi complementari. 

Opportunità didattiche ad ampio raggio, tra laboratori e spazi attrezzati

Il nuovo polo prevede una sostenibilità ambientale di prim'ordine, e opportunità didattiche frutto di un percorso partecipativo con le principali componenti scolastiche nel perseguire un esempio innovativo di architettura scolastica fondato sul dialogo tra progettazione e pedagogia, per realizzare un ambiente di supporto ai processi cognitivi e di crescita dei bambini.

Dunque soluzioni aperte e fluide, interconnesse e correlate per un progetto che prevede pavimenti caldi su cui sdraiarsi o gattonare, finestre basse che consentano ai bambini di guardare all’esterno, controsoffitti per attutire i rumori, pareti lavabili e con cenni cromatici che possono fare da sfondo alla documentazione, elementi e trasparenze per un’interconnessione fluida tra interno ed esterno, la presenza di spazi di cura, di lavoro, di connessione e transito, ovvero tutti quegli elementi a misura di bambino e pensati per fruitori non convenzionali che vivono gli ambienti attraverso tutti i sensi.

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