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Cronaca

Arte in lutto, è morto Pietro Gilardi: al Museo della Città di Livorno la sua ultima mostra

Tra i maestri dell'Arte Povera, si era affermato a livello internazionale dopo l'esordio negli anni '60 con le composizioni in poliuretano espanso, i celebri Tappeti-Natura. Aveva 80 anni, ai Bottini dell'Olio l'ultima personale ha riscosso un gran successo

La sua mostra al museo della Città di Livorno aveva riscosso un successo tale che il Comune aveva deciso di prolungarla per altri sei mesi, chiudendola il prossimo 19 marzo dopo l'inaugurazione di fine maggio 2022. E resterà purtroppo questa l'ultima personale di Piero Giraldi, artista torinese tra i maestri dell'Arte Povera scomparso ieri 5 marzo a 80 anni. Dopo gli esordi negli anni Sessanta con le composizioni in poliuretano espanso, i celebri Tappeti-Natura, si era affermato a livello internazionale con le installazioni interattive concepite sin dall'inizio degli anni Ottanta nel segno di un'arte 'relazionale', motore di trasformazioni sociali. Figura centrale di un movimento "transculturale" volto all'elaborazione di un pensiero critico e di sintesi tra arte, uomo e natura, nel 2008 nella sua Torino aveva promosso e sostenuto il progetto del "Pav - Parco Arte Vivente", nel quale si compendiano tutte le sue esperienze relative a questa dialettica tra natura e cultura.

Piero Gilardi, dalla personale deò 1963 a "Tutto ciò che è, è nella natura"

Torinese classe 1942, Piero Gilardi è uno degli artisti italiani più noti a livello internazionale tra quelli della sua generazione, capace già nel 1965, appena ventitreenne, di stravolgere le regole consolidate della pittura e della scultura fornendone una commistione nei cosiddetti Tappeti-Natura: frammenti di ambienti naturali riprodotti intagliando un materiale innovativo e mai prima utilizzato in arte come il poliuretano espanso, lavorato per mezzo dell'utilizzo di forbici e taglierini alla ricerca di un realismo assoluto nelle forme come – attraverso la pittura – nei cromatismi. Espone a Parigi, Bruxelles, Colonia, Amburgo, Amsterdam e New York, ma a partire dal 1968 interrompe la produzione di opere per partecipare all'elaborazione delle nuove tendenze artistiche della fine degli anni '60: Arte Povera, Land Art, Antiform Art. Collabora alla realizzazione delle due prime rassegne internazionali delle nuove tendenze allo Stedelijk Museum di Amsterdam e alla Kunsthalle di Berna.

Nel 1969 incomincia una lunga esperienza "transculturale" diretta all'analisi teorica e alla pratica della congiunzione "Arte Vita". Come militante politico della nuova sinistra e animatore della cultura giovanile conduce svariate esperienze di creatività collettiva nelle periferie urbane e 'mondiali': Nicaragua, Riserve Indiane negli Usa e Africa.Nel 1981 Gilardi riprende l'attività nel mondo artistico, esponendo in gallerie delle installazioni accompagnate da workshop creativi con il pubblico. A partire dal 1985 inizia una ricerca artistica con le nuove tecnologie attraverso l'elaborazione del progetto 'Ixiana' che, presentato al Parc de la Villette di Parigi, prefigura un parco tecnologico nel quale il grande pubblico poteva sperimentare in senso artistico le tecnologie digitali.

Nel corso degli anni '90 sviluppa una serie di installazioni interattive multimediali con una intensa attività internazionale. Insieme a Claude Faure e Piotr Kowalski, costituisce l'associazione internazionale Ars Technica. In qualità di responsabile della sezione italiana di Ars Technic promuove a Torino le mostre internazionali "Arslab. Metodi ed Emozioni" (1992), "Arslab. I Sensi del Virtuale" (1995), "Arslab. I labirinti del corpo in gioco" (1999). L'ultima personale a Livorno, con la mostra "Tutto ciò che è, è nella natura".

Gilardi ha pubblicato due libri di riflessione teorica sulle sue varie ricerche: "Dall'arte alla vita, dalla vita all'arte (La Salamandra, 1981) e "Not for Sale" (Mazzotta, Milano 2000 e Les Presses du réel, Dijon 2003). Ha scritto articoli per varie riviste d'arte come "Juliet" e "Flash Art".

Morte Piero Gilardi, il cordoglio dell'amministrazione comunale

"L'amministrazione comunale esprime con dolore, a nome della città, il proprio cordoglio per la scomparsa di Piero Gilardi, grande artista del quale è in corso, fino al 19 marzo, al Museo della Città una mostra personale". "Come Assessorato alla Cultura – ricorda Simone Lenzi - abbiamo accolto con orgoglio dal maggio 2022, nella sezione contemporanea del Museo della Città l'esposizione dal titolo 'Tutto ciò che è, è nella natura' dedicata a Piero Gilardi. L'esposizione ha avuto un grande successo, specie tra le scolaresche, tanto che è stata prorogata per consentire a più persone possibili di visitarla. Un percorso espositivo che ha riassunto 60 mezzo secolo dell'attività dell'artista, una esplosione di colori, di energia, che trasmette un senso di vitalità e gioia. E' stato anche un onore ricevere in dono per le collezioni cittadine un'opera del Maestro, "Gabbiani", del 2021. "In occasione del finissage della rassegna, organizzata dal Comune di Livorno in collaborazione con Galleria Giraldi, Fondazione Centro Studi Gilardi e Gufram, ci riserviamo – annuncia l'assessore - di organizzare un momento di ricordo e approfondimento".

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