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Cronaca Piombino

Rigassificatore Piombino, Snam scarta l'ipotesi offshore nel golfo di Follonica. Ferrari: "Evitata una sciagura"

La soddisfazione del sindaco che promette di battagliare ancora sul posizionamento della Golar Tundra per tre anni nel porto: "Integrazioni inefficaci, le ragioni del nostro no basate su questioni tecniche e non politiche". Giani: "Da tre mesi dico che il mare di Piombino non sarà toccato e così sarà. Ipotesi Livorno? Domande inutili, non c'è niente di definito"

Che la Golar Tundra stazionerà per tre anni nel porto di Piombino, con buona pace di un territorio avverso, sembra ormai inevitabile, nonostante il sindaco Francesco Ferrari speri ancora che la partita non sia chiusa. Ma intanto il primo cittadino può esultare perché, nei 25 anni a seguire, quando il rigassificatore sarà spostato in mare aperto, l'impianto offshore non sarà collocato nel golfo di Follonica, santuario dei cetacei dove, tra l'altro, è presente il più grande allevamento di itticoltura del Paese. Ad assicurarlo è la stessa Snam, società incaricata del progetto rigassificatore, che nella conferenza dei servizi di oggi, venerdì 7 ottobre, ha risposto a precisa interrogazione del sindaco di Piombino escludendo il suddetto spazio da un possibile collocamento della piattaforma offshore. "Ho apprezzato e gioito per l'esclusione ufficiale - dice Ferrari - è stata evitata una sciagura. È una prima vittoria per tutta la città: se l'impianto in porto è un rischio prima di tutto per la sicurezza e l'incolumità pubblica, quello offshore avrebbe causato enormi conseguenze ambientali ed economiche vista la vicinanza dell'arcipelago toscano, del santuario dei cetacei e l'importanza del settore ittico per il nostro mare. Un rischio enorme è stato sventato e ci fa tirare un sospiro di sollievo, ma la battaglia continua: le ragioni del no della città sono fondate su motivazioni tecniche, e non politiche, che non possono essere ignorate".

Rigassificatore a Piombino: il progetto che divide. Il fronte del 'no': "Dovremmo evacuare la città" | VIDEO

Giani: "Piattaforma a largo di Livorno? Niente è stato definito"

Certo di quanto emerso nella conferenza dei servizi, il presidente della Regione e commissario dell'opera, Eugenio Giani, lo era già da tempo. "Lo sto dicendo da tre mesi: no al golfo di Follonica, no alla piattaforma offshore davanti a Piombino - le parole di Giani -. Abbiamo ribadito e focalizzato il fatto che la piattaforma offshore, passati tre anni, non toccherà né Piombino, né il golfo di Follonica". Sull'ipotesi Livorno, Giani rinvia la questione: "Sono domande inutili - spiega -, perché questo ancora non è stato definito. Snam si è riproposto, nell'aggiornare il punto al 21 ottobre, di fornire una risposta. Quando sarà definito lo saprete".

Intanto, la società ha fornito le controdeduzioni alle osservazioni formulate dagli enti, dai comitati e dalle associazioni, con un aggiornamento sul progetto circa il posizionamento della nave in banchina, il tragitto della condotta, gli otto chilometri di percorso per raggiungere la rete nazionale, il movimento della banchina nord in cui arrivano le navi che servono la siderurgia cittadina. Indicazioni incomplete per il sindaco Ferrari, mentre Giani si concentra già sulle compensazioni avanzando la proposta di un "taglio delle bollette del 50% per le imprese e per i cittadini di Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo e Suvereto (con la possibilità di estendere i benefici a tutti i comuni della Val di Cornia, Isola d'Elba e Follonica, ndr). Sarebbe importante per le famiglie e per tutto il territorio produttivo". 

Opere di compensazione, dalle infrastrutture al taglio delle bollette: lo scenario

Oltre a questo, Giani torna sulle risorse in ballo per le bonifiche ambientali. Quelle sulla falda, per un intervento da 88 milioni, così come è stato aggiornato il progetto, "su cui in modo molto costruttivo e operativo sta già lavorando la direzione ambiente regionale con il ministero della Transizione ecologica. E quelle per i cumuli, oltre 100 milioni, per ciò che è stata l'attività siderurgica". C'è poi il capitolo legato alle infrastrutture: "Voglio che venga realizzata, una volta per tutte, la strada, la cosiddetta 398, che porta al porto direttamente, senza entrare dentro Piombino. Un primo lotto, già in carico ad Anas, riguarda un intervento da 71 milioni che prevede tre ponti. Il secondo, da 65 milioni, va dalla darsena nord alle banchine che servono i traghetti".

"Non parliamo di compensazioni mettendoci opere che già sono finanziate e addirittura cantierizzate - contesta però Ferrari -. Il primo lotto della strada 398 è cantierizzato, oltre che finanziato. A Piombino c'è già il cantiere. Il secondo è già finanziato con fondi del Pnrr, quindi, laddove dovessimo arrivare a parlare di compensazioni, cercheremo ciò che non è già finanziato, previsto, ma che serve davvero alla città. Le compensazioni, però, possono compensare gli aspetti economici per l'aggravio, il peso, della nave in porto, ma non possono compensare la diminuzione della sicurezza pubblica e un rischio di incidente rilevante".

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