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Cronaca Piombino

Rigassificatore Piombino, 'no' del Tar al ricorso del Comune. Il sindaco Ferrari: "Sentenza punitiva", Giani: "Procedura corretta"

L'ente è stato inoltre condannato al pagamento delle spese legali per un ammontare di 90mila euro

Il Tar boccia il ricorso presentato dal Comune di Piombino in merito al rigassificatore e condanna l'ente al pagamento di 90mila euro di spese legali. È stata pronunciata in questi giorni infatti la sentenza riguardante l'atto presentato dall'amministrazione Ferrari contro la decisione di installare un rigassificatore, la nave Golar Tundra, in porto. Il tribunale ammininistrativo regionale ha però respinto le motivazioni presentate nei mesi scorsi dai legali incaricati dal sindaco Francesco Ferrari.

La Golar Tundra è arrivata nelle acque dello scalo piombinese lo scorso 20 marzo, per iniziare a 'funzionare' alcune settimane dopo. L'installazione del rigassificatore a Piombino ha rappresentato a lungo nei mesi un motivo di forte contestazione da parte di tutta la comunità della Valdicornia contro lo Stato e la Regione. Manifestazioni e cortei che però non hanno impedito al Governo di procedere con il piano volto a sostenere le difficoltà dell'approvvigionamento energetico. 

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Ferrari: "Il Comune di Piombino ha avuto la sola colpa di difendere la propria città"

"È una sentenza punitiva - ha dichiarato il sindaco Francesco Ferrari - nei confronti di un Comune che ha avuto la sola colpa di difendere la propria città. La condanna al pagamento delle spese legali, inoltre, è assolutamente ingiustificata: il ricorso è stato considerato ammissibile in ogni sua parte e una sentenza simile non ha precedenti. Come non ha precedenti l'analoga condanna al pagamento delle spese anche a carico di Usb, Wwf e Greenpeace che avevano spontaneamente affiancato il nostro ricorso. Evidentemente, il Tar ha voluto fare del Comune di Piombino un esempio per tutti gli enti che, in futuro, si troveranno in una circostanza simile alla nostra e chiarire che, per quanto le motivazioni di opposizione a una certa scelta siano fondate, le esigenze dei cittadini non sono una priorità".

"Abbiamo perseguito ciò che credevamo giusto - ha aggiunto -, combattuto una battaglia doverosa da affrontare, raggiungendo, a prescindere da questa sentenza, risultati importanti in termini di garanzie sulla sicurezza e sull'impatto ambientale. Se non fosse stato per l'opposizione di questo Comune, di questa comunità, di certo quel rigassificatore sarebbe rimasto nel nostro porto molto più di tre anni e senza le tutele che siamo riusciti ad ottenere". Su quanto sentenziato dal Tar è intervenuto anche il governatore Eugenio Giani: "La correttezza della procedura - ha detto - emerge in tutta la sua luce con trasparenza". 

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