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Cronaca Cecina

Cecina, Lippi si riprende la fascia di sindaco e nomina la nuova giunta: pronta la sfiducia, la resa dei conti in Consiglio

Dopo tre mesi dalla richiesta di temporaneo impedimento in seguito alle note vicende personali, il primo cittadino è tornato in Comune rivendicando il proprio ruolo. Il Pd lo scarica, lui nomina quattro nuovi assessori: lunedì il consiglio comunale

Tre mesi passati a curarsi da una dipendenza che, adesso, l'Asl certifica essere stata superata. Tre mesi in cui il sindaco di Cecina, Samuele Lippi, trovato lo scorso luglio in possesso di una modica quantità di cocaina, si è tenuto lontano dalla politica cittadina, appellandosi all'impedimento temporaneo che aveva comunque consentito alla sua giunta di continuare a lavorare, sotto la guida del vice Costantino, ed evitato al Comune di Cecina il commissariamento conseguente a dimissioni richieste a gran voce dalle opposizioni ma mai avvenute. Commissariamento, però, che potrebbe materializzarsi nei prossimi giorni. Perché questa mattina di mercoledì 18 ottobre, dando seguito alle volontà manifestate nei giorni scorsi e in risposta a quanto emerso nell'assemblea di ieri sera del Pd comunale (chieste le dimissioni irrevocabili), il sindaco di Cecina è tornato in Comune rivendicando il proprio ruolo e riprendendo in pieno le sue funzioni.

Primo atto, dopo le rinnovate scuse per quanto lo ha visto coinvolto, la nomina di quattro nuovi assessori (Maurizio Pascucci, Federico Fulceri e Roberto Corsini già indicati, manca ancora il quarto ) dopo le dimissioni di quattro quinti della squadra di governo (Daniela Pampaloni, Domenico di Pietro. Paola Bernardo; resta in carica Caterina Calderone). Una ratifica che è solo l'avvio di una resa dei conti: quella annunciata dal Pd con la sfiducia al sindaco che, se come ormai certo non dovesse dimettersi, avverrà nel prossimo consiglio comunale di lunedì 23 ottobre. Allora, tuttavia, servirà una mozione congiunta con le opposizioni o, eventualmente, le dimissioni di almeno nove consiglieri per far decadere il mandato. Il Pd pronti a farsi da parte conta al momento soltanto sei consiglieri su otto (Giannini e Benetti rimarrebbero accanto a Lippi), ma altri due civici in maggioranza (Salvini e Ferrini) seguirebbero i democratici, motivo per cui servirebbe ancora un altro eletto nelle forze di opposizione che rinunci al mandato. 

Tenerini (FI) e La Grassa (Lega): "Adesso la sfiducia o dimissioni in massa"

Scenario più che plausibile, considerate anche le dichiarazioni di Chiara Tenerini (Forza Italia) e del segretario provinciale della Lega, Filippo La Grassa, alla luce della giornata di oggi: "Al di là delle dimissioni della giunta - ha detto Tenerini - che non producono effetto sulla decadenza del mandato perché come già si sta evidenziando Lippi sta provvedendo a sostituire gli assessori dimissionari, i consiglieri del PD devono ora partecipare con le opposizioni ad una mozione di sfiducia o dimettersi in massa se vogliono acquisire un po' di credibilità. Credo che il dispiegarsi di questa vicenda dimostri come la politica dei sotterfugi, dei facili escamotage, dell'indeterminatezza, non paghi alla fine. Gli elettori meritano maggiore rispetto in ragione della fiducia che accordano agli amministratori". "Come Lega - le parole di La Grassa - riteniamo che debba essere convocato il Consiglio Comunale quanto prima, che sia votata la sfiducia a Lippi come già sostenevamo appena scoppiato lo scandalo, e che il Comune di Cecina debba essere immediatamente commissariato con un esponente prefettizio che gestisca l'ordinaria amministrazione fino alle nuove elezioni amministrative".

Benedetti (Pd): "Inadeguatezza a proseguire il mandato, guardiamo già al 2024"

Chiara anche la posizione del Pd emersa nell'assemblea di ieri: dimissioni immediate e irrevocabili, gruppo consiliare che non sosterrà ulteriormente l'amministrazione  ed espulsione dal partito di quei consiglieri che non si comporteranno in maniera coerente alla linea: "Il mandato politico di un'amministrazione, a qualunque livello, si basa su un vincolo di fiducia - ha detto Elena Benedetti -. Questo vincolo, per quanto riguarda il PD, è venuto meno il 17 luglio 2023 con il comportamento posto in essere da Samuele Lippi. Le sue bugie dei giorni scorsi evidenziano la totale inadeguatezza del sindaco a proseguire il proprio mandato, non ci permettono di concludere la legislatura come avremmo voluto, nell'esclusivo interesse dei cittadini di Cecina. Molti dei progetti che avrebbero visto la luce nei prossimi mesi - ha concluso Benedetti - non si realizzeranno per evidenti ed inequivocabili responsabilità del sindaco. Vogliamo però sottolineare, in conclusione di questa mozione, che il Partito Democratico di Cecina guarda con fiducia alle prossime amministrative del 2024, forte delle cose fatte nell'interesse della città. Stiamo già lavorando ad un programma solido che possa diventare il contributo della comunità del PD alla definizione del programma di una coalizione di centrosinistra, larga e plurale, aperta al mondo civico e dell'associazionismo".

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