rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Rosignano Marittimo

Amianto, Solvay condannata per la morte di un operaio: 690mila euro il risarcimento alla famiglia di Posarelli

La sentenza in appello conferma la responsabilità dell'azienda per il decesso del lavoratore pisano scomparso a fine 2010 dopo un'agonia di sei mesi

Poco meno di 700 mila euro, ovvero 120mila in più rispetto a quanto stabilito dal giudice dopo la sentenza di condanna in primo grado del tribunale di Livorno. È quanto dovrà pagare la Solvay alla famiglia Posarelli quale risarcimento per la morte dell'allora operaio pisano Romano Posarelli, stroncato a 67 anni lo scorso 18 novembre 2010 da cancro polmonare causato dall'esposizione professionale ad amianto nello stabilimento di Rosignano. A stabilirlo è la Corte di Appello di Firenze (Sezione Lavoro, presidente Maria Lorena Papait, giudice relatore Nicoletta Taiti) che ha rigettato l'appello della Solvay S.A. mirato a negare la responsabilità della società per la morte di Posarelli. Una sentenza che, appunto, accoglie le richieste dell'avvocato Ezio Bonanni, legale della famiglia e presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto, con una ulteriore somma di circa 120mila euro che si va ad aggiungere ai circa 570mila già ottenuti con la prima sentenza del Tribunale di Livorno.

"Romano Posarelli era un lavoratore che guadagnava il pane per lui e la famiglia lavorando come operaio tubista calderaio nello stabilimento Solvay di Rosignano ed è stato stroncato da un cancro del polmone fulminante, provocato dall'amianto - spiega Bonanni -. Ricordo la sua morte, preceduta da un'agonia straziante, e la sofferenza della moglie Maria Luisa Filippi, e del figlio Massimiliano, anche lui dipendente della Solvay ed esposto all'amianto, e l'azione controcorrente, le tante battaglie per avere giustizia, prima in sede penale, con il rinvio a giudizio del direttore De Gaudenzi per il reato di omicidio colposo, e poi, dopo la sua morte, che ha estinto il reato, con la prosecuzione della causa in sede civile, e ora, finalmente, anche il secondo grado, conferma le condanne".

Il figlio di Romano, Massimiliano, che è anche il coordinatore dell'Osservatorio a Rosignano (assistenza gratuita al numero verde 800 034 294), segnato non solo dal sacrificio del padre, ma anche dalla sofferenza della madre, stroncata poco dopo da un male incurabile dichiara: "abbiamo avuto giustizia e speriamo che la società non ricorra in Cassazione, ora".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Amianto, Solvay condannata per la morte di un operaio: 690mila euro il risarcimento alla famiglia di Posarelli

LivornoToday è in caricamento