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Cronaca

Villa Corridi, l'ex casa del Custode riapre le porte e torna a vivere: sarà la sede dell'associazione 'Il Sestante'

L'inaugurazione dei nuovi spazi è prevista per mercoledì 27 settembre alle 15.30

L'ex casa del Custode di villa Corridi, in via di Collinaia, riapre le porte e diventa sede dell'associazione 'Il Sestante Solidarietà'. L'inaugurazione è prevista per le 15.30 di mercoledì 27 settembre. L'associazione nata nel novembre del 2005 svolge da sempre in collaborazione con i servizi pubblici dedicati attività di sostegno al benessere della popolazione con particolare attenzione ai giovani, alle famiglie e ai minori. Nel passato tra le sue attività principali si ricorda la gestione del Convitto per studenti dell’Istituto Nautico di Livorno e la fondazione della Cooperativa Il Sestante attraverso la quale venne ristrutturato e attivato l’Asilo Nido 'Villa Liverani'.

La nuova sede, adiacente ad uno dei parchi cittadini più frequentati e vivi della nostra città, è stata data in affitto dal Comune attraverso un bando del'ufficio Patrimonio al quale l'associazione ha partecipato aggiudicandosene l’assegnazione. Si trova tra i quartieri della zona sud-est di Livorno, quartieri ad alta densità di popolazione nei quali specialmente i giovani rischiano di trovarsi isolati. La sede sarà dedicata  alla memoria di Michele Arimondi giovane scomparso prematuramente nel 2020 durante lo svolgimento di una delle sue tante, belle passioni legate al mare.

Barbato (Il Sestante): "Si chiamerà 'Il piccolo porto', ci siamo immaginati uno spazio sicuro che offre riparo"

"Dopo anni - afferma Damiana Barbato, presidente dell’associazione - l’ex casa del Custode di Villa Corridi tornerà a vivere, questo è per noi un grande onore ma anche una grande responsabilità. I mesi trascorsi dall’assegnazione  ci sono serviti per dare all’immobile del Comune un aspetto accogliente e vivibile nel quotidiano. Anche grazie al contributo del Rotary Club Mascagni di Livorno il grande giardino potrà essere utilizzato per condividere con la popolazione ed altre associazioni che vorranno parteciparvi momenti culturali, conviviali e ludico/educativi. Ancora tanto resta da fare - ha concluso - ma con il tempo riusciremo a far fronte a tutto con la consapevolezza che non siamo da soli".

Avere questa casa ci consente di esprimere al meglio le competenze maturate negli anni e offrire alla rete cittadina costruita con gli Enti del Terzo Settore un luogo dove potersi immaginare, progettare e realizzare una presenza concreta in questa parte della città che, seppur distante dal centro cittadino, racchiude in sé molte potenzialità, primi fra tutti i residenti che la abitano. Ci auguriamo di poter collaborare con chi già insiste in questi quartieri a partire dai Circoli ricreativi, la Parrocchia i Tre Arcangeli, le Associazioni presenti, In particolar modo con l’Associazione Culturale The Cage nostra vicina di casa con la quale abbiamo già consolidato nel tempo una significativa collaborazione". "La casa che andremo ad abitare come associazione - dice ancora Damiana Barbato -  l0abbiamo voluta chiamare 'Il Piccolo Porto', stiamo preparando la targa che la distinguerà, ci siamo immaginati uno spazio 'sicuro' che offre riparo e dal quale è possibile ripartire".

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