Basket serie B | Akern Livorno - NPC Rieti 79-61. Andreazza: "Felice per il risultato, ora continuiamo così"

Una vittoria (79-61) che serviva come il pane alla Akern Libertas Livorno, arrivata dopo un avvio di partita un po' timoroso e proseguita poi sui binari giusti dopo che la squadra amaranto si è sciolta, ritrovando anche alcune delle sue certezze. "Abbiamo fatto una partita 'old style' – spiega coach Marco Andreazza al termine dell'incontro con Rieti –, di quelle che ci mancavano da un po' anche se l'impegno non era mai venuto meno da parte dei ragazzi. Qualcuno forse si è fatto condizionare dai risultati negativi cui non eravamo abituati, ma l'impegno c'è sempre stato. I problemi c'erano e ci sono, ma si affrontano meglio con una vittoria. Abbiamo fatto un'ottima settimana di allenamento come anche prima delle scorse partite, anche se ci è sempre mancato qualcosa. Non stavolta, abbiamo portato a casa i due punti mettendo tanti giocatori in partita e ritrovando il feeling con tutti i tifosi: quelli veri non ci hanno mai abbandonato e contestato".

Il riferimento, probabilmente, è verso chi ha esternato il proprio malcontento in maniera plateale dopo la sconfitta con Crema. "Quando perdi c'è sempre dispiacere, ma credo che questi ragazzi, il mio staff ed io meritiamo rispetto perché lo abbiamo sempre dato: a noi stessi, ai nostri tifosi, agli avversari e ai tifosi avversari. Sono contento per tutti quanti, ma adesso arriva un'altra partita importante (Gema Montecatini, mercoledì sera, ndr) che possiamo affrontare con più serenità".

Quando una squadra tiene gli avversari a 61 punti, 99 volte su 100 porta a casa la vittoria. E così è stato per la Libertas che ha ritrovato la necessaria compattezza difensiva. "Avevamo chiesto alla squadra di raggiungere tre obiettivi percorribili: tenere Rieti sotto i 70 punti, finire la gara con più assist che palle perse e prendere tutti i rimbalzi. I dati dicono 61 punti concessi, 18 assist a fronte di 10 palle perse e un punto solo subito da rimbalzo offensivo: direi missione compiuta, almeno per stasera".

Riguardo le rotazioni: "Da quando ci sono io siamo abituati a cavalcare chi nella singola partita sta dando di più: abbiamo 10 giocatori che possono stare in campo in svariati momenti, sapendo che a volte servono determinate caratteristiche piuttosto che altre. Abbiamo cambiato leggermente alcune situazioni, ma quando hai una squadra ‘febbricitante' hai la necessità di darle delle certezze e cambiare troppo può essere controproducente. Abbiamo avuto un solo piccolo passaggio a vuoto, mentre all'inizio dovevamo toglierci di dosso un po' di timori dovuti al momento. Adesso abbiamo bisogno di dare continuità a questa prestazione".

Andreazza si gode dunque questa vittoria che riporta un po' di sereno in casa Libertas. "Sono contento per tutti quanti: dai giocatori che hanno fatto una buonissima gara alla società che aveva bisogno di alcune soddisfazioni perché quando perdi rischi di farti sopraffare dalla negatività".

Williams e Ricci in quintetto al posto di Bargnesi e Saccaggi: una mossa per sfruttare meglio le caratteristiche di questi ultimi? "Ho cambiato perché era arrivato il momento per Leon di essere un po' più responsabilizzato e lasciare più tranquillo Bargnesi. Per Ricci-Saccaggi invece è una soluzione che può ricapitare senza problemi. Non credo che le sconfitte siano state frutto dei quintetti di partenza…".

Un'ultima battuta sulle condizioni di Tozzi: "Credo che stia abbastanza bene: lo avevo rimandato in campo perché lo staff medico mi ha detto che poteva giocare e c'era stato un momento di scollamento, per cui era bene non perdere troppo l'inerzia. Rischiavamo di smarrirci, invece, la squadra ha reagito bene e sono molto soddisfatto. Non spendo mai parole per i singoli, ma stasera vorrei fare un'eccezione per Dorin Buca: senza caricarlo di eccessive responsabilità, lui sa che può darci qualcosa che i nostri lunghi non hanno. Se le sue settimane di allenamento sono come questa, può ritagliarsi il suo spazio e dare un contributo grazie alle sue caratteristiche, sia in attacco che in difesa".