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Domenica, 28 Aprile 2024
Calcio

Livorno, Esciua: "Classifica indegna, ma continuo a credere nella promozione. Favarin? Ancora fiducia, ma serve una svolta"

Il presidente amaranto, ospite di Livornolé su Granducato, ha fatto il punto della situazione dopo il deludente pari con il Follonica Gavorrano: "Siamo involuti rispetto all'inizio. I tifosi? Per noi sono fondamentali, dobbiamo remare tutti nella stessa direzione"

Una posizione di classifica "indegna", che mette in discussione la posizione di Giancarlo Favarin. Questo quanto trapelato dalle parole del presidente del Livorno Joel Esciua, ospite su GranducatoTv nella puntata di "Livornolé" andata in onda nella serata di lunedì 6 novembre. Il patron, all'indomani del deludente pareggio interno per 1-1 contro il Follonica Gavorrano, ha voluto fare il punto della situazione in casa amaranto attraverso una panoramica a 360 gradi, iniziata proprio dal tema, particolarmente caldo, relativo alla guida tecnica.

"Posizione di classifica indegna, troppi i punti persi in casa. Favarin? Ci siamo parlati, troppe difficoltà in casa"

"Nelle ultime settimane le cose si sono involute - ha esordito Esciua -. Io guardo tutti i numeri, non soli i punti in classifica, ma anche i gol fatti, i gol subiti ed i risultati fatti dalle dirette avversarie. Il settimo posto è sicuramente indegno per il Livorno: se questa fosse la situazione a fine campionato, la stagione sarebbe un fallimento totale. Voglio anche dire, però, che se vincessimo il recupero contro la Pianese saremmo terzi. Fin qui abbiamo fatto meglio in trasferta che in casa: voglio capire se questo dipende dal valore degli avversari incontrati o se soffriamo le mura amiche. Le prossime partite contro San Donato e Pianese ci daranno una risposta in tal senso. Nelle prossime tre partite - ha aggiunto - voglio nove punti, ma sarei soddisfatto anche con sette".

Esciua si è quindi soffermato sulla posizione del tecnico e sul rapporto con i tifosi: "Favarin ad oggi è l'allenatore del Livorno, ma è chiaro che dopo la partita di ieri ci siamo parlati discutendo in maniera costruttiva. E' innegabile che alcune cose in questo momento non vanno, ma la nostra logica è di continuare a dare fiducia al tecnico. Chiaro, però che qualcosa è cambiato e dobbiamo fare le giuste valutazioni. La partita di ieri, tuttavia, non è stata una delle peggiori: Forse, rispetto all'inizio, abbiamo perso un po' di spensieratezza. I tifosi, dopo il gol del Follonica, mi chiedevano un cambio di guida tecnica, ma chiaramente non potevo rispondere su questo. Tra l'altro, proprio in quel momento, abbiamo guadagnato il rigore: capace qualcuno di loro neanche se ne è accorto".

"Se sono deluso dalla piazza di Livorno? No - ha aggiunto Esciua -. Avevo studiato com'è l'indole dei livornesi, nel bene e nel male. Prima della partita con il Tau andava tutto alla grande, poi fai un punto in due partite e tutto cambia. I livornesi hanno un grande senso dell'humour e questo lo accetto, anzi, mi fa divertire. Questa è una piazza che devi guadagnartela e, per farlo, dobbiamo tornare nei professionisti. In un campionato in cui servono le quote, con ragazzi che non sono abituati a giocare con queste pressioni, le contestazioni rischiano di complicare le cose. Fin qui, però, i tifosi e la curva sono stati solidali e la loro contestazione non ha toccato la squadra: per noi sono fondamentali, sia in casa che in trasferta. I ban sui social? Le offese di carattere sportivo le accetto, ma non si può superare un limite in maniera reiterata. In questo momento - ha sottolineato - dobbiamo fare tutti un passo verso l'altro per il bene del Livorno". 

Esciua è poi ritornato sul tema dei prezzi degli abbonamenti: "Sono più alti dello scorso anno, ma nella passata stagione erano particolarmente bassi - ha commentato -. Una partita allo stadio ci costa in media quattro-cinquemila euro solo per aprire tra affitto, steward, polizia e ambulanza. Lo scorso anno sono stati fatti più abbonamenti di quanto era lecito aspettarsi, ma poi l'affluenza è calata ed allo stadio spesso c'erano meno spettatori del numero di abbonati. Quest'anno abbiamo deciso di avere un occhio di riguardo per bambini e donne con tariffe particolarmente convenienti. Nell'ultima partita, in virtù degli ultimi risultati, abbiamo poi abbassato i prezzi della gradinata".

"Create aspettative forse troppo grandi, ma credo ancora nella C. Caponi? Dispiaciuto per come sia finita"

"Forse, quando ho parlato di serie B in cinque anni, ho creato aspettative troppo grandi facendomi prendere dall'entusiasmo - ha poi proseguito Esciua -. Succede però raramente che una squadra vinca il campionato con 15-20 punti di vantaggio come ha fatto il Catania lo scorso anno. Prima del via del torneo avevo individuato le cinque squadre più attrezzate: tra queste, oltre al Livorno, c'erano Pianese, Grosseto, Seravezza e Follonica Gavorrano. Lo scorso anno, senza la vittoria a tavolino con il Seravezza, avremmo chiuso al settimo posto, ma non ho sentito alcuna contestazione. Io credo ancora nella serie C: abbiamo una rosa di qualità e numerosa, questo ci permette di sopperire ad alcuni infortuni importanti che abbiamo avuto".

"Nel ritiro - ha poi affermato Esciua - il centrocampo titolare era formato da Bellini, Bartolini e Sabattini, tanto che lo stesso Luci pensava di non essere protagonista e di trovare molto meno spazio. Il reparto era quello più folto, con sei over e due quote. Poi è successa un'ecatombe: Bartolini si è infortunato, Sabattini ha esordito solamente con il Follonica Gavorrano, abbiamo lasciato partire Pecchia, cessione che non ho condiviso completamente, e infine si è verificata la vicenda di Caponi. Quando è arrivato lo consideravamo la ciliegina sulla torta, poi si sono create situazioni complicate di gestione: voleva giocare di più, ma lui stesso ha ammesso di essere al 30% delle sue possibilità e chiedeva minutaggio per ritrovare condizione. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, dal suo punto di vista, è stato il suo ingresso al 90' a Querceta. Se faremo qualcosa sul mercato? Dopo l'infortunio di Bartolini abbiamo valutato un paio di giocatori, ma appunto, avevamo già Caponi: ecco perché sono dispiaciuto che sia andata a finire così con lui. Noi - ha infine concluso - siamo comunque sempre vigili e stiamo valutando Curcio, giocatore di categoria superiore capace di ricoprire più ruoli".

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