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Livorno, idea azionariato popolare: "Basta subire passivamente le sorti della squadra, la società è un bene comune"

Il progetto, il gruppo di lavoro, la costituzione del comitato Livorno_popolare: ecco la road map per un percorso che non punta soltanto all'acquisizione di quote societarie. "Il nostro calcio va oltre il campo, è partecipazione, sviluppo e valorizzazione del territorio. Difficile, ma possiamo scrivere la storia"

Una sfida alla città e a un sistema che va cambiato. Un'idea condivisa da cittadini tifosi che intendono il calcio come valore sociale e come strumento per valorizzare il territorio e attrarre investimenti. Il tutto con un progetto sostenibile, partecipato, elaborato da professionisti in campo giuridico, sociale ed economico, ancora da perfezionare e strutturare ma che porti infine all'acquisizione della maggioranza di quote societarie del Livorno calcio. È questo l'obiettivo di Livorno_popolare (qui il sito con le linee guide, il manifesto e il modulo per sottoscrivere l'iniziativa), il progetto di azionariato popolare lanciato oggi lunedì 15 febbraio proprio nei giorni in cui la gloriosa società amaranto compie 106 anni di storia.

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Il manifesto: "Stanchi di questo calcio, ribaltiamo l'impostazione culturale"

Una storia di cui molti tifosi, stanchi della turbolenta situazione societaria che sta facendo sprofondare la squadra nei dilettanti, vorrebbero riappropriarsi a partire da un ribaltamento sostanziale della visione del calcio. Niente a che vedere con estemporanei tentativi fallimentare del passato e ad illustrarne gli intenti, così come si legge nel manifesto, è Marco Bruciati, non nelle vesti di consigliere comunale ed ex candidato sindaco per Buongiorno Livorno, quanto piuttosto come cittadino tifoso tra i promotori, sostenitori e costruttori dell'iniziativa: "Siamo cresciuti con l'idea che la squadra di calcio sia un'azienda privata gestita da un padre padrone che può decidere quando portare via il pallone dal campo o quando sgonfiarlo lentamente - dice Bruciati riprendendo il manifesto -. Di questo tipo di calcio, quello dei milioni non motivati, degli interessi speculativi, degli ingaggi faraonici e del tifoso consumatore, ci siamo stancati. Così come ci siamo stancati che la nostra squadra sia diventata terreno di conquista di personaggi senza arte né parte che arrivano a Livorno senza uno straccio di progetto e con discutibili capacità manageriali".

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"Per noi il calcio e la squadra della nostra città sono molto di più - si legge ancora -. Sono orgoglio, condivisione, felicità, aggregazione, amicizia, dignità, storia, sofferenza e passione. Per questo, stanchi di lamentarci, abbiamo deciso di rimboccarci le maniche per studiare e realizzare un modello di gestione sportiva dell'As Livorno Calcio di profonda rottura con il passato. 
Un modello che ribalti radicalmente l'impostazione culturale per la quale una squadra di calcio debba essere necessariamente acquisita e gestita da un unico proprietario/presidente e che i tifosi debbano subire le sorti della società senza alcuna voce in capitolo. Siamo convinti che una società calcistica debba essere percepita come un bene comune ed essere amministrata per diventare un vero e proprio valore aggiunto per il territorio in cui opera".

Il gruppo di lavoro e gli obiettivi: dal comitato all'acquisto drl pacchetto azionario

Per adesso, ovviamente, nessuna sottoscrizione, semplicemente la richiesta di adesione per allargare il comitato ed avere più peso nei passaggi successivi. Al lavoro, un gruppo di professionisti che vanno da Francesco Bellanca, CEO Feral Horses ed esperto di finanza a Londra, a Lorenzo Vivarelli (diploma Uefa B), Gianluca Boirivant (avvocato), Alessandro Colombini (comunicazione) e Federico Genovesi (dottore in azionariato popolare all'università di Belfast). "Livorno_popolare non è solo un modello che punti a costruire una società di calcio fatta di tifosi, ma una percorso che porti l'intera comunità a riappropriarsi di valori come la partecipazione, la democrazia e l'amore per qualcosa in cui credere - conclude Bruciati -. Le difficoltà del percorso ci sono. Inutile negarlo e non è detto che il viaggio arrivi a raggiungere il proprio obiettivo. Nonostante tutto abbiamo deciso di lanciare questa sfida alla città per capire quante persone a Livorno e nel resto del mondo vogliano condividere con noi questa prospettiva. Possiamo scrivere un pezzo di storia".

Prossimi passi, dopo la costruzione di un comitato di scopo con adesione nominale, saranno l'acquisizione di numeri e bilanci societari e la due diligence, la proposta di un piano di gestione economico, amministrativo e sportivo, la raccolta economica delle sottoscrizioni popolari fino, se mai ci si arriverà, all'acquisizione del pacchetto azionario e del titolo sportivo. Il percorso, sicuramente interesante, è appena iniziato e tutto da seguire.

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