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Livorno, nessuna chiarezza sui pagamenti dovuti per evitare altre penalizzazioni. Carrano: "Attività in corso"

Sul conto dei calciatori sarebbe effettivamente arrivato il 60% degli stipendi, ma l'ad della società glissa sulle scadenze di ieri (300mila euro fra F24 e tasse). E le sensazioni sono negative

Ore 19.12 di lunedì 16 novembre, finalmente un cenno di vita dal telefono che ha chiamato a vuoto tutto il pomeriggio per sapere se fossero stati onorati i pagamenti in scadenza proprio ieri, pena altre penalizzazioni in vista. Il doppio bip è un messaggio whatsapp dell'amministratore delegato del Livorno calcio, Rosario Carrano: "buonasera, sono in corso tutte le attività relative alle risoluzioni di pregresse problematiche, è prevista a breve la convocazione per l'aumento di capitale a beneficio dell'A.S. Livorno calcio srl", dice rispondendo a una richiesta di delucidazioni. Non basta, ribadiamo il concetto con una domanda secca: "al di là delle problematiche pregresse e della futura ricapitalizzazione - chiediamo -, oggi (ieri, ndr) 16 novembre c'era una scadenza con la Lega da rispettare, come dichiarato anche dal presidente Heller (circa 300mila euro). Volevamo sapere se l'impegno è stato onorato". "Sono attività in corso", risponde alle 19.18 l'amministratore delegato. 

Proprio così. È questa l'unica risposta che siamo riusciti a ottenere dal Livorno in una giornata cruciale per il futuro della società in cui i telefoni delle principali cariche hanno suonato a vuoto: dal presidente Giorgio Heller, al general manager Danilo Mariani fino all'ad Carrano, che almeno si è degnato di scrivere tre righe. Nessuno ha potuto/voluto fornire un quadro dettagliato della situazione. Come rispondere quindi alla domanda: il Livorno ha onorato gli impegni ed evitato una nuova penalizzazione? 

Giocatori liberi, non rispettata la scadenza della messa in mora. L'Aic: "Niente deroga su stipendi"

Se prendiamo in considerazione la risposta di Carrano, qualche dubbio resta. Anzi, in realtà ne restano pochi e le sensazioni sono soltanto negative. Non fosse altro che, alle 19.18, a qualsiasi banca le "attività in corso" del Livorno potrebbero interessare poco e a meno di improbabili bonifici dell'ultim'ora (da verificare quindi magari oggi) ci viene più semplice pensare che neppure la scadenza di ieri sia stata rispettata. E oltre a quei 300mila euro, anche ai giocatori non sarebbe arrivato il restante 40% degli stipendi da avere e per i quali avevano chiesto la messa in mora della società.

Speriamo di sbagliarci ma in tal caso, sia chiaro, ci interesserebbe anche poco sapere di chi sia la colpa. Non ci aspettavamo di sapere quanto ogni singolo socio avesse infatti messo sul piatto, ma avere la certezza che almeno un impegno venisse rispettato in tempo e senza ansie questo sì. Magari con un versamento vero, neppure di chissà quanto se fatto in quota parte, per far fronte al mese di novembre, anziché promettere aumenti di capitale prima ancora di definire con esattezza i quadri societari. Sarebbe stato il modo migliore per fare chiarezza dopo due mesi da quell'11 settembre in cui è successo di tutto, passando dal padrone unico Aldo Spinelli a una società che ha già fatto fuori un presidente (Rosettano Navarra) e ne ha nominato un altro (Giorgio Heller) che del Livorno non detiene neanche l'1%.

"Dateci tempo e vedrete che sistemeremo tutto" avevano detto Heller prima e Mariani poi. Di tempo, per quanto poco, adesso ne è passato già troppo. E il "siamo arrivati solo adesso, ogni giorno troviamo qualche sorpresa nuova" non è più accettabile. Se soci e dirigenti - magari come noi, ma mai quanto i tifosi - vogliono iniziare a parlare solo di calcio giocato, hanno un solo modo per farlo: dimostrare con soldi e competenze di poter guidare un club importante sì, ma comunque di serie C. Se poi vogliamo incominciare subito, partiamo dai 13 punti conquistati con estrema dignità dagli uomini di Dal Canto ai quali probabilmente ne andranno tolti almeno 7 per le inadempienze della "vecchia" e "nuova" gestione. In pratica, dopo undici giornate e con qualche partite in più rispetto a quasi tutte le altre, saremmo in piena zona playout staccati di 6 punti dalla salvezza. Sempre che ieri sia andato tutto per il verso giusto. 

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