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Calcio, a Giorgio Chiellini il Gonfalone d'Argento: "Un orgoglio, mai mi sarei immaginato una carriera simile. La famiglia e gli amici il mio segreto"

L'ex difensore livornese, che ha appeso gli scarpini al chiodo lo scorso dicembre, ha ricevuto la più alta onorificenza dell'Assemblea legislativa toscana

Una carriera che lo ha visto partire da qui, dalla nostra Livorno, per poi spiccare il volo sui maggiori palcoscenici nazionali e internazionali. Sì, perché Giorgio Chiellini, che la maglia amaranto l'ha vestita da giovanissimo per quattro stagioni dal 2000 al 2004 conquistando prima la promozione dalla C1 alla B e poi quella dalla B alla A, è stato uno dei principali protagonisti della storia recente del calcio italiano, divenendo bandiera e capitano della Juventus, con cui, oltre a cinque Coppe Italia e cinque Supercoppe italiane, ha vinto nove scudetti, e della nostra Nazionale, con la quale, nell'estate del 2021, ha conquistato il titolo di campione d'Europa nella notte magica di Wembley.

Ed era quasi inevitabile che la Regione Toscana, dopo l'annuncio del 12 dicembre da parte del difensore, nel frattempo passato agli statunitensi dei Los Angeles FC, di appendere gli scarpini al chiodo, decidesse di conferirgli il Gonfalone d'Argento, la più alta onorificenza dell'Assemblea legislativa toscana. A consegnarglielo, durante la cerimonia tenutasi nella mattina di giovedì 4 gennaio a Palazzo civico, il presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo. Insieme a lui il sindaco di Livorno Luca Salvetti.

Mazzeo: "Chiellini un esempio in campo e fuori"

"Chiellini non solo è stato uno dei difensori più forti al mondo degli ultimi trent'anni - ha dichiarato Antonio Mazzeo -, ma rappresenta anche tanti ragazzi che, partendo dalla provincia, sudano e lottano per raggiungere i loro traguardi. È stato il capitano di una Nazionale, la nostra, che ha vissuto e che sta vivendo momenti difficili, ma quella coppa alzata al cielo a Wembley nessuno di noi se la scorderà. Tra le tante immagini che hanno caratterizzato la sua carriera, due mi sono particolarmente rimaste impresse: la prima quando, malgrado le richieste che non mancavano da club prestigiosi, decise di rimanere alla Juventus anche in serie B; la seconda quando, durante la finale degli Europei, fermò con forza Saka che si stava dirigendo verso la porta di Donnarumma: quell'azione rappresenta al meglio chi è Giorgio".

"Chiellini - ha aggiunto Mazzeo - è un esempio non solo in campo, ma anche e soprattutto fuori. Non è infatti scontato studiare e laurearsi quando si è professionisti ad un certo livello: questi studi lo porteranno ad essere un grandissimo anche fuori dal terreno di gioco, portando in alto il nome di Livorno e della Toscana nel mondo. Perché Chiellini non è solo un grande atleta, ma anche un grande uomo che è di esempio a tanti giovani italiani".

Giorgio Chiellini, Antonio Mazzeo e Luca Salvetti

Salvetti: "Un predestinato, orgogliosi che non si sia mai staccato dalla nostra città"

"Ebbi modo di intervistare Chiellini nel 2000, quando era appena un ragazzino - ha ricordato Luca Salvetti - Durante quell'intervista capii subito che stavo parlando con un ragazzo che aveva ben chiaro il suo percorso di vita e quanta voglia avesse di diventare protagonista nel mondo del calcio. È stato uno dei difensori più forti in Italia e tra i cinque/sei migliori al mondo. Ci inorgoglisce il fatto che non si sia mai staccato idealmente da questa città con la sua vicinanza ad associazioni e dando una mano ogni qualvolta abbia potuto".

Giorgio Chiellini durante la cerimonia

Chiellini: "Fiero di essere livornese e toscano"

"Sono cresciuto qua a Livorno con tanti sogni come migliaia di ragazzi - ha dichiarato Giorgio Chiellini -, ma mai avrei pensato di arrivare fin dove sono arrivato. Ritengo di essere stato fortunato ad essere cresciuto qui: la famiglia e gli amici di sempre sono stati per me un àncora importante, che mi ha permesso di essere quello che sono oggi. Sono fiero di essere livornese e toscano: noi toscani siamo riconosciuti come eccellenza in tanti campi, non soltanto in quello dello sport. Siamo veri e testardi, raggiungendo sempre quello che vogliamo. E questo premio - ha concluso - è per me un grande orgoglio".

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