Minacce e insulti a un'infermiera del pronto soccorso, mille euro di multa per un 30enne
L'uomo se la prese anche con il personale di vigilanza e sferrò un pugno alla porta di accesso alla camera calda
Un trentenne italiano, lo scorso aprile, ha dato in escandescenze al pronto soccorso, insultando un'infermiera e il personale della vigilanza e per questo, dopo la denuncia dell'Asl al comando Nas dei carabinieri, è stato multato con mille euro grazie alla legge numero 113 del 2020, entrata in vigore lo scorso settembre. L'episodio è avvenuto lo scorso aprile all'interno del "Triage" ed è stato reso noto dall'azienda sanitaria nel pomeriggio di oggi, giovedì 6 maggio. L'uomo, secondo quanto ricostruito, appena arrivato al pronto soccorso, diede in escandescenze affrontando con insulti e minacce sia un'infermiera, che il restante personale, anche di vigilanza, intervenuto per calmarlo. Non pago, il 30enne sferrò anche un pugno alla porta di accesso alla camera calda, danneggiandola in modo tale da non consentirne l'apertura, così interrompendo anche il normale svolgimento del servizio di pronto soccorso.
L'Asl raccontò subito quanto avvenuto ai Nas che intervennero immediatamente: "Ringrazio il comando per l'opera di protezione degli operatori messa in campo nell'ultimo periodo tramite l'attuazione di questa innovativa normativa - sottolinea il direttore generale Maria Letizia Casani -. Proseguiremo a segnalare comportamenti o comunicazioni, anche via social, aggressivi ed offensivi, ferma la rilevanza penale dei comportamenti che costituiscano ipotesi di reato, per l'applicazione immediata ai trasgressori delle sanzioni amministrative previste dalla nuova legge".
La norma in questione prevede che chiunque tenga condotte violente, ingiuriose, offensive o moleste nei confronti di personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria o anche di chiunque svolga attività ausiliarie di cura è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 500 a 5mila euro.
