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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Chiusura inceneritore, maggioranza e centrodestra contrari alla mozione Pap. È scontro: "Non vogliono spegnerlo"

Dopo la discussione di ieri in consiglio comunale lunedì prossimo altra conferenza dei servizi per decidere sul rilascio dell’autorizzazione. Il sindaco: "Ci sono gli atti e l’ho sempre detto: va verso la chiusura"

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La questione inceneritore continua a far discutere. L'ultimo scontro politico è andato in scena nel consiglio comunale di ieri lunedì 15 gennaio, ovvero in occasione della mozione presentata da Aurora Trotta (Potere al Popolo) che di fatto chiedeva alla giunta Salvetti di impegnarsi per chiudere quanto prima l'impianto del Picchianti - al momento ko -, partendo da un passo concreto già in ottica della prossima conferenza dei servizi prevista per il 22 gennaio. Un altro tavolo dopo quello dei mesi scorsi, nell'ambito del quale erano state date le prime prescrizioni.

Alla mozione di Pap - autoemendata - hanno votato contro sia la maggioranza che le forze di destra. A favore Potere al Popolo, Buongiorno Livorno e Cinque Stelle, non a caso il fronte unito anche in vista delle prossime elezioni. Il perché del voto negativo del Pd sta nel fatto che era stata richiesta in avvio di discussione la possibilità di rimandare di qualche giorno la discussione dell'atto. Il tentativo andato a vuoto ha dunque portato al confronto maturato - dopo quasi 3 ore complessive di interventi - con l'esito negativo del voto. Certo è che nell'aula di palazzo civico la tensione non è mancata, ed ha coinvolto di fatto tutte le forze politiche, compreso il Movimento 5 Stelle. 

Salvetti: "È a fine vita, ma devono esserci certezze sotto tutti gli aspetti"

Il sindaco Luca Salvetti, intervenuto in più occasioni, nella parte finale della discussione ha rimarcato vari concetti, sottolineando quanto già espresso anche in precedenti occasioni. "L'inceneritore è a fine vita e verrà chiuso, ma dobbiamo avere garanzie sotto il punto di vista ambientale, occupazionale ed economico. Rispetto a due fattori ne abbiamo, sul terzo ancora dobbiamo attendere”. Ma nel frattempo ribadisce quella volontà sempre espressa di stoppare l'impianto, prospettando anche le dinamiche future e descrivendo la mutazione dell'area e quel che sarà una volta dismesso l'inceneritore. Se per Ghiozzi (Lega) il sindaco fa ‘melina' ("Non lo chiuderanno"), per Federico Mirabelli (Pd) quella di ieri è stata "un'occasione persa - ha sottolineato in dichiarazione di voto - perché decidendo di non rimandare la discussione dell'atto si spacca un fronte che invece sarebbe potuto essere unito in questa questione. Ma noi le decisioni non le prendiamo ad occhi chiusi e senza essere responsabili".

Per Trotta (Pap) "i discorsi del sindaco sono sempre gli stessi e non mostrano alcuna progressione, alcuno sviluppo. Con le vostre parole - ha sottolineato - non ci facciamo niente". La partita dell' inceneritore - che adesso è fermo dopo i malfunzionamenti delle scorse settimane - dunque ora si sposta al tavolo della conferenza dei servizi, chiamata ad esprimersi sul rinnovo dell'autorizzazione. Quel passaggio determinante che anche ieri è stato al centro del confronto politico cittadino. 

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