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Cronaca Cecina

Cecina | Il caso Lippi infiamma il consiglio, la maggioranza blinda il mandato con Costantino e le opposizioni insorgono: "Sfiduciate il sindaco"

Seduta consiliare di fuoco dopo la vicenda di cocaina che ha coinvolto il primo cittadino. Passa l'ordine del giorno di solidarietà al sindaco e sostegno alle amministrazioni, respinto l'assalto del centrodestra. Pazzaglia (Insieme per Cecina): "Vi dovreste vergognare"

"Ringrazio tutti per la solidarietà personale, la mia giunta e in primis il mio vice Pino Costantino al quale affido il governo della città. Posso comprendere chi chiede le dimissioni, ma Cecina non merita una simile situazione per colpa mia". Il messaggio, che fa seguito a quello del segretario regionale del Pd Fossi dopo l'incontro di Firenze, è del sindaco Samuele Lippi e viene letto dalla presidente Sabrina Giannini in apertura del consiglio comunale di ieri, lunedì 24 luglio. Un passaggio chiave del testo nel quale è chiara la linea che si terrà da qui fino a quando il percorso riabilitatorio del sindaco, nei giorni scorsi trovato in possesso di cocaina, non si sarà concluso. Ovvero, presumibilmente fino alla fine di un mandato che le forze di governo blindano con un ordine del giorno di solidarietà a Lippi e sostegno all'amministrazione a guida Costantino, approvato con i voti contrari dell'opposizione al termine di una seduta infuocata. "Abbiate un sussulto i dignità e sfiduciate il sindaco", la voce unanime del centrodestra che contesta il "temporaneo impedimento" quale "espediente del quale vi dovreste vergognare", adottato per evitare le dimissioni e dunque il commissariamento. Accuse che dal Pd e dagli alleati respingono perché è meglio "una giunta operativa piuttosto  che un commissario, in ballo ci sono molte partite importanti da chiudere"

Incagli Pd: "Scelta per il bene dei cittadini". Pazzaglia (Cecina Insieme): "Sfiducia per restituire dignità a Cecina"

Accesissima la discussione in sala con la presidente più volte interpellata e costretta a riprendere il pubblico presente. Ad illustrare l'0dg della maggioranza è stato Benetti (Pd), chiarendo i quattro punti messi poi a votazione: "L'impedimento transitorio terminerà quando sarà concluso il percorso riabilitatorio del sindaco, l'amministrazione prosegua con diritto il percorso iniziato; il commissariamento prefettizio comporterebbe una sostanziale impasse e sia chiara la nostra contrarietà della maggioranza agli stupefacenti". Quindi la mozione di condanna allo spaccio di sostanze stupefacenti e all'impegno all'adozione di tutte le misure necessarie a prevenirlo, presentata per il centrodestra da Federico Pazzaglia, antipasto di un intervento lungo e via via sempre più acceso. "Bisogna fare un distinguo tra la persona, cui va tutta la solidarietà, e la figura del sindaco - ha detto - ma le due si incrociano inevitabilmente. Dite voi e e il sindaco che è incapace a svolgere la propria funzione perché si trova in questa condizione. E allora gli anni precedenti come l’ha guidata?".

"Un sindaco - ha proseguito - deve prendere provvedimenti di prevenzione contro lo spaccio di stupefacenti, Lippi è incompatibile con questo obbligo di legge. E voi assecondate questa situazione, chiedo al segretario se ritiene che sia legittimo un sindaco che aveva contatti con la criminalità a svolgere la propria funzione. Se non chiederete una mozione di sfiducia e il commissariamento, sarete ricordati come quelli che hanno sostenuto un sindaco che fa uso di cocaina. Abbiate un sussulto di dignità personale prima che politica. Scriviamo ora una mozione di sfiducia e restituiamo a Cecina un immagine dignitosa, pulita e legale".

Poi sono stati Lorenzo Gasperini (Lega) e Chiara Tenerini (Forza Italia) a incalzare ancora: "Dov'era il Pd in questi anni e dov'era lo Stato? Dove erano magistratura, questore e governo precedente? Anche lo Stato dia delle risposte perché Cecina non sia così tanto marcia ". "Solo il commissario prefettizio - ha aggiunto Tenerini - può garantire la legalità. Per favore facciamo ora qualcosa tutti insieme: ridiamo dignità all'istituzione e alla città. Tutti a Cecina sapevano, non facciamo gli ipocriti: perché non si è svelato nulla?. "Perché non lo avete fatto voi se sapevate?", la replica di Elena Benedetti (Pd).

"Bisognava vedere i percorsi possibili e scegliere ill bene dei cittadini presenti qui e no - l'intervento di Marco Incagli (Pd) -. In ogni caso non si andrebbe all voto se non nella prossima primavera: andarci con comune commissariato o con giunta operativa ha le sue differenze: in ballo c’è molto, ovvero tutte le partite da chiudere. Ecco perché proseguiremo il lavoro portato avanti dall'amministrazione finora e fino al primo turno utile per andare a votazione"

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