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Cronaca

Coronavirus nelle Rsa, boom di casi: oltre 100 i positivi tra ospiti e operatori. E Coteto diventa struttura Covid

La residenza di viale Boccaccio adibita a struttura Covid, gli ospiti negativi trasferiti al Passaponti. La preoccupazione dei parenti: "Pochissime informazioni, non riusciamo più neppure a parlare con i nostri anziani. Serve personale per garantire la continuità assistenziale"

Trentuno casi al Pascoli, oltre cinquanta alla Rsa Coteto, circa 25 nella struttura di via Passaponti e un'altra decina nelle altre residenze sanitarie assistite di Livorno. In tutto, tra ospiti e personale, oltre un centinaio di positivi nell'ultima settimana, abbastanza per definire critica l'emergenza Coronavirus nelle strutture che ospitano anziani per lo più non autosufficienti. Numeri non ufficiali, dal momento che l'Asl ha comunicato soltanto ieri un dato complessivo e tuttavia approssimativo, ma comunque verosimili e preoccupanti, soprattutto dal punto di vista della gestione dell'emergenza. 

Rsa Coteto, oltre 30 positivi tra gli ospiti: la residenza trasformata in struttura Covid

Perché a essere contagiati non ci sono soltanto gli ospiti, ma anche il personale sanitario che deve essere necessariamente rimpiazzato e rinforzato per garantire la continuità assistenziale agli anziani. Un'impresa considerata l'alta richiesta di infermieri e operatori sanitari in questa fase in cui si assiste a una recrudescenza del virus. Nella sola Rsa Coteto, ad esempio, dove si trovano pazienti affetti da Alzheimer, sarebbero circa 30-40 (su un totale di 60) gli ospiti positivi al Covid e quasi una ventina gli operatori. Un numero talmente elevato che, secondo quanto si apprende da fonti sindacali, avrebbe fatto propendere per una decisione drastica: ovvero, adibire la rsa a struttura Covid, trasferendo gli ospiti negativi al Passaponti e prendendo in carico i positivi di quest'ultima residenza. Il tutto, sotto la gestione diretta dell'Asl, che metterebbe in campo una quindicina tra infermieri e operatori sanitari e un medico.

Una soluzione che sarebbe stata decisa nella serata di ieri dopo l'ipotesi annunciata in un comunicato dalla direttrice dei servizi sociali dell'ASL Toscana nord ovest, Laura Brizzi: "Insieme ai soggetti gestori - aveva detto Brizzi - stiamo valutando la possibilità sia di allestire dei reparti (i cosiddetti setting) per separare i positivi dai negativi, sia la trasformazione, nei casi più critici, di tutta la Rsa in una struttura Covid, trasferendo gli ospiti negativi in strutture Covid free. In questi casi la AUSL subentra nella gestione della struttura, con personale proprio che si occupa dell'assistenza sanitaria quotidiana degli ospiti".

I parenti: "Poche informazioni, preoccupati per i nostri anziani che non possiamo neanche chiamare"

Così, secondo quanto ci risulta, sarebbe dunque stato deciso per la Rsa Coteto. Una decisione che, tuttavia, non sarebbe stata comunicata ai parenti degli ospiti né da parte della Elleuno, ovvero la cooperativa che ha in concessione la struttura convenzionata con la Asl, né dai responsabili dell'azienda sanitaria. "Allucinante - dicono dal comitato dei parenti -, siamo venuti a sapere solo per vie indirette del trasferimento dei nostri anziani, persone fragili che andrebbero tutelate. Anche per avere i risultati dei tamponi sono passati due giorni e, per lo più, lo abbiamo saputo dai medici di famiglia. Riteniamo grave questa mancanza di comunicazione, pur comprendendo le difficoltà del momento. E con la sospensione del servizio di videochiamate non riusciamo più neanche a parlare con i nostri cari. Ogni operatore contagiato dovrebbe essere sostituito, altrimenti non si riesce a garantire neppure un servizio pur secondario ma per noi essenziale come, appunto, le videochiamate".

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