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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Magna, operai in agitazione per delocalizzazione e rischio licenziamenti. L'assessore Simoncini: "Lavoriamo per un accordo di garanzia"

Ieri in consiglio comunale il punto della situazione dopo gli ultimi incontri istituzionali, prossimo confronto il 5 marzo in Regione

La questione Magna nella giornata di giovedì scorso, 8 febbraio, è approdata anche in sala consiliare a Livorno, nell'ambito di una comunicazione del consigliere del Pd Federico Mirabelli. L'azienda infatti nei giorni scorsi durante un incontro andato in scena a Firenze ha comunicato la volontà di delocalizzare la linea degli attuatori Bmw in Macedonia, e da lì una serie di aspetti che hanno portato a quello che in questi giorni si è rivelato un vero e proprio scontro con i sindacati. Se da una parte il consigliere Mirabelli ha espresso preoccupazione per i lavoratori e le lavoratrici di Guasticce, dall'altra l'assessore Gianfranco Simoncini ha tracciato una fotografia dello stato attuale della situazione, spiegando come "l'amministrazione comunale - ha detto - segue con attenzione e da tempo le vicende relative allo sviluppo e al consolidamento della Magna sul territorio, anche se questa è a Guasticce". Simoncini ha ribadito la necessità di arrivare quanto prima alla stipula di un accordo di garanzia che possa tutelare i lavoratori e illustri il piano industriale della società per quanto concerne gli investimenti futuri. 

Guasticce | Tensione alla Magna, lavoratori in agitazione: "Settanta posti a rischio e delocalizzazione, azienda arrogante con i sindacati"

"Durante l'ultimo incontro - ha sottolineato Simoncini - abbiamo cercato di comprendere le scelte e i piani di investimenti che l’azienda intende portare avanti, e in quella sede è stato ribadita con forza la volontà di un consolidamento della presenza di Magna sul territorio. È stato citato anche un processo di rinnovamento del management, sono stati illustrati i contenuti dei piani di investimenti che va su tre livelli: manutenzione ordinarie, rinnovamento e  investimento in nuove linee". L'auspicio di Simoncini - che ha dato anche le cifre degli investimenti dell'azienda (più di 4 milioni nel 2023, più di 6 nel 2024 e 10 tra il 2025 e il 2030) - è quello che "si possa arrivare ad un accordo tra le parti in un clima di reale confronto, abbiamo letto di una lettera dei sindacati strappata, questo non aiuterebbe quel clima di normali relazioni che deve contraddistinguere il territorio". Sui livelli occupazionali è stata data garanzia per le posizioni a tempo indeterminato, mentre per i contratti a termine "è stato posto un problema in prospettiva, ma non ci risulta che siano in scadenza nelle prossime ore". "Lavoreremo - ha concluso - per arrivare a un accordo di garanzia che dia prospettiva certe alla Magna". 

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