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Cronaca

Moby Prince, la rabbia dei familiari delle vittime: "Intollerabile il rinvio della commissione d'inchiesta"

Luchino Chessa (Associazione 10 Aprile-Familiari Vittime Moby Prince) e Nicola Rosetti (Associazione 140) hanno inviato una lettera al presidente della Camera, Lorenzo Fontana, e ai capigruppo di Montecitorio

"Chiediamo la calendarizzazione in aula subito dopo la pausa estiva della proposta di commissione di inchiesta sulla strage della Moby Prince, avvenuta il 10 aprile del 1991, approvata all'unanimità in commissione Trasporti della Camera. Ogni ulteriore rinvio sarebbe per noi incomprensibile e intollerabile". Lo dichiarano in una nota i presidenti delle associazioni dei familiari delle vittime della Moby Prince, Luchino Chessa (Associazione 10 Aprile-Familiari Vittime Moby Prince) e Nicola Rosetti (Associazione 140) in una lettera inviata al presidente della Camera, Lorenzo Fontana, e ai capigruppo di Montecitorio. Una nota nell'ambito della quale i familiari delle vittime tornano a sottolineare a gran voce l'importanza della prosecuzione del lavoro avviato nei mesi scorsi con la precedente commissione. Un'urgenza, sottolineano, necessaria per arrivare una volta e per tutte alla verità su quanto accaduto quella notte nella rada del porto di Livorno, dove morirono 140 persone tra membri dell'equipaggio e passeggeri. 

Moby Prince, Luchino Chessa: "Bene l'impegno della politica. Dopo 32 anni di passione e sofferenze, ora fare piena luce sulla strage"

"Continueremo a lottare, non vogliamo lasciare questa battaglia alle nuove generazioni, ai nostri figli e nipoti"

"Fin dall'inizio di questa legislatura - proseguono Chessa e Rosetti - siamo stati contattati da deputati appartenenti a vari gruppi parlamentari, di opposizione e di maggioranza, che ci hanno chiesto di portare il nostro contributo alla stesura della proposta di commissione di inchiesta. Adesso chiediamo che questa attenzione nei confronti delle nostre associazioni e di tutti i familiari delle vittime, di cui siamo grati alle forze politiche, si traduca in una rapida approvazione della commissione di inchiesta senza ulteriori rinvii. Abbiamo lottato per più di 32 anni per avere verità e giustizia mettendo in discussione, da soli, la ricostruzione ufficiale di quanto avvenuto quella tragica notte davanti al porto di Livorno". 

"E continueremo a farlo - proseguono -, adesso che siamo all'ultimo miglio ancora di più. Non possiamo aspettare altri anni per mettere fine a questa vicenda. Vogliamo arrivare ad una verità storica; lo dobbiamo alle 140 vittime del Moby Prince, a noi familiari e alla nostra nazione. Soprattutto non vogliamo lasciare questa battaglia alle nuove generazioni, ai nostri figli e nipoti. Si tratta, adesso, di portare a termine il lavoro della commissione di inchiesta della scorsa legislatura interrotto a causa dello scioglimento anticipato delle Camere".

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