Rapina con la pistola in via Garibaldi, terrore in negozio. Le titolari: "Momenti terribili, abbiamo paura a restare sole"
Nell'attività, al momento dei fatti, era presente anche un bambino di sei anni: "Preoccupati per la sua incolumità"
Il terrore di trovarsi davanti un rapinatore, la preoccupazione per l'incolumità di un bambino di 6 anni presente nel negozio al momento del fatto e ora la paura che quanto avvenuto possa ripetersi. Questo è quanto hanno vissuto e stanno tuttora vivendo le due titolari di un negozio di frutta e verdura di via Garibaldi che ieri, martedì 24 maggio, è stato rapinato nel tardo pomeriggio. A parlare è una delle due donne che ripercorre quei terribili momenti: "Siamo aperti da solo due settimane - le sue parole - e ieri nell'attività erano presenti mia cognata con suo figlio di sei anni. Mi ha raccontato che è entrata una persona con numerosi tatuaggi e il volto coperto dalla mascherina. In un primo momento ha iniziato a guardare i prezzi e poi si è avvicinato al bancone chiedendo informazioni sulla frutta. È stato a quel punto che ha tirato fuori la pistola dicendo a mia cognata di dargli tutti i soldi o avrebbe fatto saltare tutto".
La titolare, a quel punto, ha subito fatto cenno a suo figlio di uscire perché non voleva che gli potesse accadere qualcosa: "Non sappiamo se la pistola fosse vera o finta, però non sai cosa puoi aspettarti da personaggi del genere. Il rapinatore vedendo che il piccolo stava uscendo e preoccupato dal fatto che potesse iniziare a urlare attirando l'attenzione delle persone ha preso tutto quello che poteva dal bancone ed è scappato".
Subito dopo il donna è uscita dal negozio e si è messa a urlare: "Per fortuna è arrivato mio fratello che l'ha consolata e si è fatto raccontare l'accaduto. Non è mai bello subire una rapina e ora mia cognata ha paura a restare da sola in negozio. Passerà questo brutto momento anche se non sarà facile superarlo".